Sunday, July 31, 2005

If I Should Fall From Grace with God - The Pogues

E' tra le migliori performance degli irlandesi Pogues.
“Rum, sodomy & the lash” e', probabilmente, piu' completo, ma anche in quest’album stillano ancora gocce di energia della vena creativa dell’epatico Shane McGowan.
Ne e' testimonianza la sanguigna, garibaldina “Fiesta”; si puo' leggere tra le righe l’autobiografia piu' sincera del gruppo: gli alcolici piu' disparati, brandy, half corona, cinquanta “cincampari”, la voglia di non prendersi molto sul serio, l’avversione nei confronti del sistema, mentore del feeling di Shane con il punk, espressa con l’astio verso Elvis Costello, “el rey del America” precedente produttore della band, ora nuovo sposo di Cait O’Riordan. Sembra una rilettura atipica delle scorribande di un giovane Hemingway, tra buone dosi di mohito, preparati dal suo fedele barman Constante, corride raccontate con la foga di chi ha una banderilla sulla schiena, la paura di non essere compresi per cio' che si e' davvero.
Il richiamo alla tradizione celtica, cui il gruppo e' molto legato, torna continuamente: il coro dei ragazzi del NYPD che intona “Galway bay”, un vecchio uomo che canta “The rare old mountain dew”; entrambi i riferimenti si scorgono nell’apparentemente struggente “The fairytale of New York”: dolce melodia interrotta a tratti dalle accuse di Shane e Finer che ricordano come in qualsiasi posto ove tu vada, beh, potrai vivere ovunque ma da nessuna parte ti sentirai a casa e potrai amare come in Irlanda.
Di tutt’altra fattura e' invece la nervosa “Bottle of Smoke”: scalciante come il cavallo Bottle of Smoke, protagonista involontario di questo racconto, fumosa e torbida come i locali favoleggiati da Tom Waits, dura come puo' essere la vita per chi non ha altro che sperare la fortuna nel gioco d'azzardo.
La stessa evocazione di tristezza, ma vista dall’altra parte, e' quella che descrive Phillip Chevron in “Thousand are sailing”; racconta, e ci piace collocarla in quel frangente storico, la fuga di migliaia di irlandesi verso il mondo scintillante d’oltreoceano, dopo la carestia che afflisse l’Irlanda nei primi anni del secolo, dovuta al morbo delle patate. La melodia e' armoniosa come lo sguardo tenero delle madri ai figli al porto di Cork, come i soldi nascosti sotto il cappello, come l’attaccamento alla speranza e il coraggio di chi, nonostante tutto, rimane vivo dentro. Ci piace pensarla cosi', perche' allora anche la stirpe italica con le valigie di cartone, cui De Gregori stacca un biglietto di terza classe per navigare fino in America, era capace di quei sentimenti.
Stop the drop! “South Australia” e' un ritmo travolgente, una ballata popolare energica, una corsa a perdifiato, doppiando Capo Horn; e' la vitalita' ribelle di Holden Caulfield che gira per la citta' sprezzante...
Merita sicura citatazione “Lullaby of London”. Conferma la sensibilita' di uno strano Shane, forse la volonta' di percezione di un sentimento di affetto, di lucida calma, di tranquilla serenita' in una vita spremuta ogni giorno. E dopo quest'attimo di respiro tutto ricomincia a scorrere veloce: “The Battle March Medley”, “Sit Down By The Fire”, “The Broad Majestic Shannon”.
E poi ancora “Medley”, per restare nella tradizione ed in particolare nella schiettezza celtica che ha reso l’Irlanda limpida come i suoi cieli e accogliente come i suoi immensi prati.
Assurge ad epilogo, ma non a monito, “Worms”, dal testo ironico: appena qualche strofa per confermare questa band che non si prendera' mai sul serio, neanche di fronte alla morte. E non e' un caso, forse, che questo motivo si trovi alla fine dell’album, come per sancire l’ottima chiusa di un periodo di grazia, appunto “grace” come nel titolo dell’album, quella grazia che i prodromi dei Pogues Mahone difficilmente troveranno ancora.

Saturday, July 30, 2005

Cena.

Cena al ristorante "Lungo la notte", Milano.

Antipasto di prosciutto di Langhirano, lardo di Colonnata, salame, soppressata.
Spaghetti fatti in casa al ragu' di coniglio.
Torta alle due farine (cd. Bertoldina).
Becks.
Cognac Ragnaud-Sabourin, Riserva Speciale, 20 anni di invecchiamento.

Thursday, July 28, 2005

MacDonald.

Acquistato il secondo libro di Ross MacDonald edito da Hobby & Work, serie Crimen.
Si intitola "Il vortice" (titolo originale "The Drowning Pool").

Ti segnalo che dal romanzo e' stato tratto un film omonimo, girato nel 1975 da Stuart Rosemberg, con Paul Newman nella parte di Lew Harper.
Vuoi la motivazione perche' Harper e non Archer? Questo e' quello che ho trovato:

As legend has it, Newman had such success with his 1963 film "Hud" that he thought there was some kind of magic in having a single-word title that began with the letter "H."

Calatrava.

Dal sito del Chicago Architecture.

The Fordham Spire.
Built: 2006 - 2009.
Cost: $500,000,000.00
Designed by: Santiago Calatrava.
Type: Skyscraper.
Stories: 115.
Maximum height: Approximately 2,000 feet / 610 meters (1,458 feet / 444 meters to the roof).
Location: 346 East North Water Street.

Tuesday, July 26, 2005

Boston, MA.

2005/07/25

Drink al bar del mio albergo, The Last Hurrah all'Omni Parker House.
Lite Miller.

Cena, e che cena, da Prezza, al 24 di Fleet Street, North End.
Il ristorante si chiama "Prezza" in onore delle origini della grandmother dello chef e proprietario Anthony Caturano.
Wood Grilled Squid and Octopus, braised white beans and toasted parsley.
Cioppino: Stew of Lobster, squid, mussels, clams and shrimp in a tomato broth with grilled bread.
Peccato per la salsina (a base di uova, simile alla maionese) sul grilled bread.
Congratulations per il resto.

2005/07/24

Drink al pub irlandese M.J. O'Connor's.
Coors fresca on tap.

Cena da Euno, al 119 di Salem Street, North End, zona italiana.
"Bruscetta" dignitosa e grilled swordfish gradevole.
Heineken.

Brunch da "The Hungry I", chef Peter Ballarin, al 71 di Charles Street, dietro Beacon Hill.
Green salads con salsine come entree, French toast with ham come piatto, Walnut Pie per dolce.
Troppo francese.


2005/07/23

Drink all'Excelsior, al 272 di Boylston Street, sempre downtown.
Vodka Martini.

Cena da Stephanie's on Newbury, al 190 di Newbury Street, vicino al Boston Common, il parco cittadino.
Lobster salad roll: fresh lobster meat tossed in mayonnaise, lemon and mustard, served on toasted brioche roll with french fries and cole slaw.
Birra on tap.
Recentemente, appena dopo Stephanie's, ha aperto "Emporio Armani"; ovviamente per cena era tutto pieno. Parcheggiate davanti 2 Lamborghini e una Ferrari.

Aperitivo al Lenox Hotel, al 61 di Exeter Street a Boylstone.
Lite Miller.
(A proposito di aperitivi.Qualche tempo fa ti avevo spedito un sms riguardante l'aperitivo da Bulgari, a Milano.Dai un'occhiata.)

Pranzo all'Antico Forno, al 93 di Salem Street, sempre North End.
Pizza margherita, cotta nel forno a legna, con mozzarella di Bufala.
Birra Heineken.
___

Girando per il North End, tra Hanover Street e Salem Street, trovo il "Sulmona Meat Market" al 32A di Parmenter Street.
Entro e chiedo se qualcuno ha origini abruzzesi.
Mi risponde Dominic (Domenico Susi) dal retrobottega, alle prese con un pezzo di beef: "So' delle Cavat', sopra a Sulmon'".
Dominic mi dice che andra' in Italia il giorno successivo, 24 luglio, per la Giostra Cavalleresca.
Sentita la conversazione, una signora che stava scegliendo la carne al bancone interviene con un perentorio: "I' so d'Porta Napoli".


2005/07/22

Drink al Gipsy Bar, al 116 di Boylston Street
Lite Miller.

Cena tradizionale da Jacob Wirth, right in Boston's Theatre District, al 31-37 di Stuart Street.
Grilled 6oz Petite Filet Mignon, served with Lemon Herb Butter, Smashed Red Bliss Potatoes and Sauteed Garlicky Spinach.
Birra Samuel Adams.

Biretta fresca come aperitivo al Beantown Pub, al 100 di Tremont Street, nel Financial District di Boston.
Hanno lo Jaegermeister cold on tap, la bottiglia sottosopra al bancone!
Outside it's America.

Sunday, July 24, 2005

Cena.

Cena al ristorante Mare Nostrum, Torino.

Come sempre all'altezza.

Zuppa con fagioli, cereali e tre tipi di crostacei. Assaggio.
Rigatoni al sugo di triglia e carciofi.
Triglia al cartoccio, con olio, limone e capperi di Pantelleria.
Birra Moretti da 66 cl. Ma ha promesso che la prossima volta fara' di meglio, magari una Menabrea.
Vino sacramentale.

Confermo il punteggio.

Wednesday, July 20, 2005

Colazione.

Colazione al Caffe' Lavazza, a Torino.

"Aperto da poco, e' moderno, chic e ricercato."

Dal sito: "La storia del San Tommaso 10 si intreccia con quello di Lavazza. In questo locale nel centro di Torino - tra via Garibaldi e piazza Castello - e' nata infatti la prima drogheria, quella in cui Luigi Lavazza ha cominciato a creare le originali miscele di chicchi che di li' a breve porteranno al primo caffe' Lavazza".

Tuesday, July 19, 2005

Ortoressia.

Da "Il Foglio" di oggi, rubrica Andrea's Version:
"L’occidente e' alla frutta. Lo ha sostenuto Eufic, l’European Food Information Council, che dopo l’anoressia e la bulimia ha scoperto la diffusione dell’ortoressia. Che cos’e' l’ortoressia? Semplice, un nuovo tipo di “disordine alimentare” che vede le persone ossessionate dalla ricerca di un’alimentazione sana. Che se uno ti dice: “Ho trovato una trattoria dove si mangia di merda, andiamo subito!”, quello per l’Europa e' una persona a posto. Se no, un po’ ortoressico..."

A proposito della mia ortoressia, mi ero dimenticato di postare una manifestazione eclatante di tale disordine alimentare:
Ponte del 2 giugno.
Cena da Beccaceci, a Giulianova.
E basta.

E oggi nuova cena ortoressica al ristorante Mare nostrum, Torino.
Assaggio di Yrnm come aperitivo.
Spaghetti alla chitarra al pesto di Pantelleria (aglio, capperi, basilico, mandorle tritate, aggiunta di tonno).
Occhiata arrosto (appartenente alla famiglia degli Sparidi, simile al sarago), con gamberi di Imperia grigliati.
Birra Moretti con secchiello.

Monday, July 18, 2005

Cena.

Cena al ristorante Mare nostrum, Torino.

Piccoli antipasti: bocconcini di palamito (tonnetto), involtini di spada con scamorza affumicata, cannolicchi gratinati, polpettine di dentice, asparagi di mare in pastella di birra, alici alla siciliana, pesce cipolla in guazzetto di pomodori, olive e capperi.
Pesce luna arrosto.
Birra Moretti con secchiello.
Liquore al cedro.

Saturday, July 16, 2005

Cena.

Cena al ristorante Tre merli, Trieste.

Orecchiette al granchio fresco.
Branzino al sale.
Torta al limone.
Birra on tap.

FVG.

Colazione al Caffe' Tommaseo, Trieste.
Dal sito: "Caffe' di antiche tradizioni essendo uno dei Locali Storici d'Italia ed il piu' antico Caffe' di Trieste, aperto nel 1830 dal padovano Tommaso Marcato, venne fatto decorare dal pittore Gatteri ed adornato di grandi specchiere, appositamente giunte dal Belgio."

Visita alla Grotta gigante, a 15 km da Trieste, sul Carso Triestino.
Nel Guinness dei Primati 1995 come caverna turistica piu' grande del mondo.
La sala e' alta 107 metri, lunga 280 metri e larga 65 metri.

Pranzo all'osmize Ostrouska, a Sagredo.
Prosciutto, lardo, salame e formaggi caprini e vaccini.
Gnocchi di spinaci al pomodoro.
Grappa bianca fatta in casa.
"L'origine delle osmice-osmize risale al periodo austro-ungarico quando ai contadini venne data la possibilita' di vendita diretta di vino ed altri prodotti agricoli per otto giorni. Da qui il nome: otto in sloveno, infatti, si dice osem, da cui osmica - triestinizzato "osmiza". ... l'apertura delle osmize viene indicata con un ramo d'edera appeso ai principali incroci stradali e nei pressi dell'osmiza stessa."

Essendo gia' stato in altre osmize, avevo riscontrato l'influenza austro ungarica lo scorso anno a Vienna, quando mi e' capitato di cenare in un Heuriger (la parola indica il vino dell'ultima vendemmia), che mi ricordava molto il concetto di osmize.
Gli heuriger sono le locande, segnalate anche in questo caso con la fronda, in cui si beve il vino novello e si mangiano piatti tradizionali.
(A proposito di Vienna. Aperitivo al Karntner Bar, american bar progettato da Adolf Loos agli inizi del 1900. Martini dry al bancone.)

Thursday, July 14, 2005

Gita a Liege, da Gunny.

2005/03/13

Bandito e Gunny.

Pranzo al bar di fronte al mercato all'aperto di Liege.
Boulet frites a la liegeoise, pomme de terre.

2005/03/12

Bandito e Gunny.

Cena al ristorante La part des anges, Liege.
Merluzzo su letto di patate e crema di rape.
Birra on tap.

Cena.

Cena al ristorante "La fettunta", Milano.

Tagliolini con calamari e asparagi.
Filetto media cottura, contorno di insalata verde.
Birra on tap, lightly sgasata.

Ovviamente Mare Nostrum e' un'altra cosa.
"Mangiare e' una necessita', mangiare intelligentemente e' un’arte".
(La Rochefoucoult)

Monday, July 11, 2005

Thompson e Willeford.

"In fuga" e "Colpo di spugna" di Jim Thompson (cfr. post di Bandito del 19 febbraio 2005).

Entrambi molto validi.
Tra l'altro, ti segnalo che dal romanzo "In fuga" e' stato tratto il film "Getaway" (versione del 1972 di Sam Peckinpah, con Steve McQueen; versione del 1994 di Roger Donaldson, con Alec Baldwin e Kim Basinger).
Da "Colpo di spugna", Tavernier ha invece tratto l'omonimo film (Coup de torchon, 1981) con Philippe Noiret (non l'ho visto).
Giusto per completezza. Thompson pubblico' nel 1952 il romanzo "L'assassinio che e' in me". Kubrik lo lesse e decise di contattare Thompson per la sceneggiatura di "Rapina a mano armata" (1955, primo film di SK, direttamente ispirato al testo, che ho trovato nella serie DVD Cult) e "Orizzonti di gloria" (1957).

Completata anche la lettura del romanzo "Tiro mancino" di Charles Willeford (cfr. post Bandito del 18 febbraio 2005).
Come al solito all'altezza, con il detective Hoke Moseley in gran forma, e una serie di sgangherate figure di contorno tra cui spicca "Troy Louden, ... una delle figure criminali piu' magnetiche e dirompenti nate dalla penna di uno scrittore" (Marcos y Marcos).

Cena. Come Dio comanda.

"Gustare un piatto fatto come Dio comanda e' uno dei piaceri solitari piu' raffinati che l'omo possa godere, da non spartirsi con nessuno, manco con la pirsona alla quale vuoi piu' bene" (Gli arancini di Montalbano).

Cena al ristorante Mare Nostrum, Torino.

Antipastino di (i) ventresca di tonno ai sapori mediterranei e (ii) sarde avvolte in foglie di alloro.
Ferrazzuoli al sugo piccante di polpo.
Arrosto con chateaubriand di tonno, calamari, triglie, gamberi.
Birra Moretti, nel secchiello.
Dalwhinnie, 15 anni.

Sunday, July 10, 2005

Ricette.

Per non disperdere le ricette, come quella parrozzo.

Ecco le linguine al pesto marinaro, che ti avevo inviato in e-mail (tratta da un libro di Slowfood molto utilizzato dal ristorante Mare Nostrum).

Diliscate le alici e pestatele in un mortaio con un cucchiaino di sale grosso fino a ridurle in poltiglia.
Tagliate a strisce sottilissime il peperone e soffriggetelo nell'olio insieme agli spicchi d'aglio schiacciati.
Dopo 5 minuti, togliete l'aglio e aggiungete la poltiglia di alici e del peperoncino a pezzetti; unite del vino bianco e lasciate cuocere la salsa per 5 minuti.
Spegnete e aggiungete meta' origano e prezzemolo tritati finemente.
Mantecate la pasta scolata molto al dente e prima di servire cospargete con origani e prezzemolo tritati, aggiungendo del pecorino grattugiato.


Nella pagina successiva, il libro citava gli gnocchetti orapi e peperoncino del ristorante "Il pescatore", a Villetta Barrea.

Coccodrillo.

Ilsole24ore, inserto Domenica, pag. 33.

Obituary/2 - Ed McBain.

La doppia vita (letteraria) di Salvatore Lombino - articolo di Laura Grimaldi.

Chandler.

Ancora Corriere della Sera, pag. 29, sezione Cultura.

"Rilettura. Un Meridiano riapre il dibattito sull'autore de "Il grande sonno" - Dal giallo ai classici, la rinascita di Chandler - A lungo confinato nel ghetto degli scrittori polizieschi, ora il padre del detective Marlowe e' accolto tra i grandi". L'articolo e' di Ranieri Polese.

L'articolo segnala l'uscita del primo dei due Meriadiani Mondadori dedicati a Chandler (1.654 pagine, € 49, curato da Stefano Tani).

Riunisce gli scritti risalenti agli anni 1933-42: le pulp stories, il racconto fantastico "La porta di bronzo", i primi tre romanzi con Marlowe (Il grande sonno, Addio mia amata, La finestra nel vuoto).

Le traduzioni sono nuove sia per i romanzi (Laura Grimaldi, vedi post successivo sulla morte di Ed McBain) che per i racconti (Sergio Altieri).

Colonia olandese.

Corriere della Sera, pag. 21, sezione Cronache.

"Italia a tutta birra. Anzi no. Chiude la fabbrica la fabbrica storica" - Conto alla rovescia per la Pedavena, marchio della Dolomiti. I bevitori insorgono: deve restare qui, questa bionda e' un mito.
(cfr. post Bandito 1 novembre 2005)

Tra l'altro, l'articolo contiene un'overview delle birre italiane:
Moretti, friulana, fondata nel 1859, oggi del gruppo Heineken.
Peroni, fondata nel 1846, oggi del gruppo sudafricano SabMiller.
Forst, italiana, che prende il nome da Foresta, la frazione di Lagundo (vicino Merano) dove c'e' la fabbrica.
Von Wunster, di Bergamo, oggi del gruppo Heineken.
Wuhrer, di Brescia, fondata nel 1829, oggi del Gruppo Peroni, quindi Heineken.
Menabrea, di Biella, del Gruppo Forst.
Theresianer, di Trieste, oggi della Hausbrandt di Treviso.
Castello, friulana, nata del 1997 quando l'Heineken la cede alla Moretti.
Morena, prodotta dalla Tarricone, a Potenza.
Ichnusa, sarda, la conosciamo bene, "Fromage et biere", fondata nel 1912, oggi fa parte della Heineken.

Sembriamo una colonia olandese.

Saturday, July 09, 2005

MacDonald.

Visto che parliamo di libri, eccoti i riferimenti dei libri di Ross MacDonald acquistati su Ebay, tutti della collana "Il giallo Mondadori":

"Segreto di famiglia", n° 644, 24/10/1961 (The Ferguson Affair).
"Il sangue non e' acqua", n° 773, 24/09/1962 (The Zebra-Striped Hearse).
"Il vespaio", n° 882, 26/12/1965 (The Far Side of the Dollar).
"Paura di vivere", n° 1072, 17/08/1969 (The Instant Enemy).
"Il mondo e' marcio", n° 1114, 07/06/1970 (The Goodbye Look).
"La bella addormentata", n° 1324, 16/06/1974 (Sleeping Beauty).
"Lew Archer e il brivido blue", n° 1507, 18/12/1977 (The Blue Hammer).

Poi, come ti dicevo, la Hobby & Work ha da poco pubblicato "Bersaglio mobile" (The Moving Target), all'interno della Serie Crimen.

When I finally caught up him with Abraham Traheame...

Il foglio, pag. IV.

Articolo su Lansdale e Crumley (cfr. post di Bandito del 10 gennaio 2005).

"Campioni di anarcoscrittura. Joe Lansdale e James Crumley. L'anima libera e selvaggia del grande Texas".

Riporta anche l'incipit, che Crumley ha impiegato 8 anni a scrivere, de "L'ultimo vero bacio":

"When I finally caught up him with Abraham Traheame, he was drinking beer with an alcoholic bulldog named Fireball Roberts in a ramshackle joint just outside of Sonoma, California, drinking the heart right out of a fine afternoon."

Friday, July 08, 2005

Pranzo.

Pranzo alla Taberna di San Tomaso, Milano.
L'abbiamo citata poco, pur frequentandola appena possibile.
Elevata qualita', per gli standard di un pranzo rapido in centro.
Insalatona d'orzo, condita con olio e limone, con carote, insalata, pollo.
Tiramisu'.

Tuesday, July 05, 2005

Sbafata.

Cena al ristorante Mare Nostrum, Torino. Per me e' come la trattoria di Calogero dove si va a sbafare Montalbano.

Spaghetti alla chitarra al Pesto di Pantelleria con tonno e ricciola.
Arrosto misto, composto da gamberoni e polpo.
Mousse di cioccolata fondente e bianca, servite su crema spolverata al cacao.
Birra Moretti, con secchiello.
Vino sacramentale.

La mistica del Negroni contro il mojito

Articolo di Camillo Langone su Panorama del 1 luglio 2005:

A 86 anni il drink inventato da un nobile fiorentino torna in auge per contrastare la stagione delle bevande moderne. Come approfittare di un rito etilico antico e molto seducente.

Se ci fate caso c'e' un nuovo rito di passaggio. Gli antichi riti si leggono sui libri: i primi pantaloni lunghi, la prima visita al casino, da quelle certe signorine, fra i lazzi degli amici gia' esperti...
Il nuovo rito si beve nei migliori bar ed e' un cocktail che ha quasi novant'anni.
Passare dal mojito al Negroni, inventato nel 1919 dal conte omonimo, significa lasciarsi alle spalle il vulgo profano, schiavo dello zucchero come tutti i poppanti, per entrare nell'olimpo dei bevitori che prediligono l'amaro. Come dire, in campo vinicolo, passare dal Fragolino al Barolo.
Si sta parlando di un'iniziazione e quindi c'e' bisogno di un luogo iniziatico, ma mentre per la prima comunione va bene qualsiasi chiesa, per il primo Negroni non va bene qualsiasi bar.
L'Italia pullula di baristi sciatti che mettono troppo gin (risultato: una bomba alcolica) o troppo Martini (risultato: una melassa dolciastra), per non parlare dei bicchieri sbagliati, delle olive marcette o delle patatine rancide.
L'ideale sarebbe andare a Firenze, dove il cocktail e' nato, per affacciarsi al bancone dello storico Caffe' Rivoire di piazza della Signoria. Qui il capobarman si chiama Luca Picchi ed e' l'appassionato autore dell'unico libro scritto sull'argomento che ci sta tanto a cuore: Sulle tracce del Conte. La vera storia del cocktail Negroni (edizioni Plan).
La sua e' una vita per la causa e quando prepara il magico miscuglio appare quello che effettivamente e', il sommo sacerdote di una raffinatissima religione alcolica. Un culto misterico con risvolti semisegreti.
La composizione del cocktail e' stranota (1/3 London Dry Gin 1/3 Bitter Campari 1/3 Vermut rosso) ma quasi nessuno conosce l'importanza del ghiaccio, che dev'essere tantissimo e freschissimo, di giornata, altrimenti e' pieno di microfessure che ne accelerano lo scioglimento. E un Negroni annacquato mette tristezza.
Lando Buzzanca la settimana scorsa ha assaggiato il Negroni di Picchi e non credeva alle sue papille.
Ha costretto il nostro eroe a fargli dono del libro, per scoprirne i trucchi.
Per esempio: e' bene che le bottiglie di gin, Campari e Martini siano tenute in frigo cosi' da avere un Negroni subito a bassa temperatura, sempre per scongiurare lo scioglimento del ghiaccio. A Firenze un altro Negroni perfetto si beve al Caffe' Cibreo, in via del Verrocchio.
Altrove in Italia se ne trovano di piu' che potabili all'Harry's Bar di Venezia, al Blue Bar di Riccione, al bar dell'Hotel d'Inghilterra a Roma, al Gambrinus di Napoli, al Bar Basso di Milano, dove pero' bisogna evitare il Negroni sbagliato (spumante al posto del gin), inventato in loco nel 1972, che per un bevitore dell'olimpo di cui sopra e' una ripugnante eresia.
Elisabetta Rocchetti fra un set di Verdone e uno di Dario Argento beve Negroni al Caffe' della Pace, dietro piazza Navona a Roma.
«Mi fa sentire piu' grande, lo prendevano i miei genitori». La stessa idea di iniziazione che si tramanda ha il sociologo Ivo Germano: «Il Negroni rappresenta gli anni Sessanta, l'Italia vera, viva e felice. Lo zio complice che ti portava al bar e ti offriva da bere, rimirando la ragazza alla cassa». Oggi c'e' in Riviera romagnola un cuoco immaginifico che il Negroni lo serve solido, in un piatto pazzesco che si chiama la Scatola dei pesciolini perche' consiste in un astuccio tipo scatola dei cioccolatini, solo che all'interno anziche' i gianduiotti ci sono delizie di mare, come il minitoast di canocchia cruda e gelatina appunto di Negroni. Il cuoco e' Raffaele Liuzzi della Locanda Liuzzi di Cattolica, localita' il cui nome ci e' particolarmente caro (se si chiamasse Islamica il Negroni vi sarebbe proibito).
Ma grandi cuochi e grandi baristi non bastano per garantire l'esperienza mistica che questo cocktail puo' dare.
Per l'estasi completa ci vuole una compagnia adeguata, insomma per farla breve una donna. Che non sia pero' una donna da mojito, una di quelle tipe bevo-ma-non posso, velleita' tropicali e gusti puerili.
Dev'essere una donna da Negroni: di solito (esperienza personale) e' una ragazza magra che pesa la meta' di te e contro ogni logica lo regge il doppio di te, accidenti.

Monday, July 04, 2005

Aperitivo e cena.

Cena al ristorante Mare Nostrum, Torino.
8 tipi di antipasti (bruschettina con suri, pomodorini e capperi, asparagi di mare in pastella, polpo, etc.).
Rigatoni al ragu' piccante di polpo.
Birra Moretti, con secchiello.

Aperitivo al Mood, Torino.
"Una delle piu' giovani e trendy librerie cittadine. Tante le frecce all'arco di questo bello spazio a un passo da via Roma: la prima e' l'allestimento curato dall'architetto Rosental, la seconda e' la presenza tra gli scaffali dello scrittore-libraio Luca Ragagnin, la terza e' che oltre a essere una libreria ben fornita, Mood e' anche un bar di altissima qualita' dove prendere un caffe' o un aperitivo sfogliando qualche volume."

Biere Pietra. Poi spritz.

A proposito della Birra "Pietra":
"Biere de specialite, fermentation basse, tirant 6° d'alcool et affichant une belle robe ambre'."

Acquistati gli ultimi due libri di Camilleri: (i) La luna di carta, protagonista Montalbano; (ii) Il medaglione, protagonista il maresciallo dei carabinieri Antonio Brancato, storia pubblicata originariamente sul calendario dei Carabinieri del 2005.
 
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