Wednesday, December 27, 2006

Cene natalizie

Da Joia, a Milano. I piatti di Leeman sono troppo per un novellino della nouvelle cousine come me.

Da Ferraioli, a Pescara. Affidabile.

All'Osteria della Frezza, a Roma. Per stare in compagnia.

Tuesday, December 19, 2006

Cena.

Al ristorante del Cambio, a Torino.

Vitello tonnato alla maniera antica.
Cocottina gratinata alla crema di tartufo.
Agnolotti tradizionali del Cambio al sugo d'arrosto.
Tagliata di filetto al caramello di Barbaresco.
Tortino morbido al Gianduja.

Arneis con gli antipasti.
Barbera con primo e secondo.

Monday, December 11, 2006

Cena e dopocena.

Sono andato a cena perche' dall'aereo era visibile la serie di Fibonacci appesa alla Mole Antonelliana, e significava che li' sotto dovevo andare, anche alle 22.30.
Ero infastidito, come ultimamente accade spesso.
Ho mangiato culatello, lardo e un salamino di cui non ricordo il nome.
Ho mangiato gli agnolotti e poi i formaggi; mi sono fatto scrivere i nomi: toma d'la paja, murazzano di rocca verano, raschera, bra duro e rebruchon. Altrimenti alcune delle sensazioni provate stasera sarebbero cadute per sempre nell'oblio.
Per deglutire, barbera d'asti superiore Briccoaguggia Il portichetto. E Braulio.
Mi e' cambiato l'umore.
Perche' ho notato che avevo parlato piu' io con me stesso (discusso, incazzato, gioito, perplesso, indeciso, valutato, riappacificato) di quanto le tre coppie presenti a quell'ora avessero fatto tra loro.
Perche' ho capito che il punto e' che sono vivo.
Cioe': un uomo puo' essere sempre uguale a se stesso solo se non fa i conti, ipocritamente, con quanto gli accade. In quest'accezione, la coerenza e' odiosa: ricondurre al prorio schema mentale cio' che l'infinitamente incredibile combinazione dell'universo propone.
Chi dice che cio' non e' vero, allora provi a progettare, senza fallimenti, da domani, il mondo, l'uomo, l'amore, la famiglia e l'amicizia.
Se non ci riesci, devi arrenderti e rendere necessariamente presente a te stesso che tu non puoi farci nulla, non puoi condizionare gli eventi, non devi sforzarti di far andare in un certo modo le cose (tanto non ci andranno), non devi apparire, ne' sembrare diverso da come sei, con tutti i limiti, le paure e le incertezze di cui non puoi vergognarti.
Questo riconoscimento puo' mutare un'espressione dura del volto, con le smorfie e le rughe di preoccupazione, nella risata del bambino incredulo di fronte al mondo, cioe' uno che e' pronto a tradire il padre e la madre per una cosa nuova che gli succede, infilando le dita nella corrente, correndo verso una macchina che passa per strada, infilando la testa nel forno caldo.
Il grande si preoccupa, il piccolo sperimenta.
Dovremmo essere piccoli, altrimenti avremo solo preoccupazioni e ci perderemo la realta'.
Il punto e' che mi sono dovuto forzare per non far scappare questi pensieri dalla testa.
Il punto e' che dovremmo sforzarci di accogliere senza pregiudizio gli incontri, le sensazioni, le ore che passano.
Allora di ogni cosa che ti colpisce vale la pena di pensarci e spendere la risorse scarsa che abbiamo, ossia il tempo, nel tracciarle, pensarci, riflettere.
Quindi, il punto e' capire il dolore e la dignita' di Dashiell Hammett quando ha detto alla moglie di non scrivere nulla su di lui, perche' sarebbe stata un'autobiografia con qualche riferimento ad un amico, un certo Hammett.
Quindi, il punto e' riconoscere impotentemente vero l'articolo di sabato di Langone sul Foglio, la piu' bella dichiarazione di interesse verso un altro essere umano che, al momento, ricordi ("Giovanna, fai il presepe"), e che distingue il moralismo dall'attenzione:
"Ti ricordi cosa disse il proprietario della Terrazza Calabritto quand' ci porto' il conto? Io mangiai bene e bevetti meglio ma la cena si e' fissata nella mia memoria per quella sua parola: "Attenzione". Ci avviso' dello sconto con incredibile garbo, senza la solita laidezza del ristoratore ruffiano, dicendo: "Ho avuto un'attenzione". ... Attenzione verso tutto: uomini, animali, cose."
L'attenzione salva il mondo. Essere attenti, che non vuol dire stare attenti. Significa avere a cuore, avere cura.
Per questo apprezzo Mastroianni, che era un uomo, non un attore, e che pensava che gli attori stanno sul palcoscenico, ma gli uomini no.
Per questo vale la pena aspettare fino alle tre di notte una telefonata che non arrivera' mai.
Il punto e' che siamo arrivati tristemente al punto che niente vale la pena a parte cercare di farci amici i nostri conoscenti, mentre e' il comportamento piu' vigliacco che ci possa essere.
Il punto e' che non si puo' tirare a campare, ne' tirare per campare, che la vanita' di razionalismo del mio pensiero mi ha sempre impedito (e solo con questo stato d'animo vale, altrimenti niente proibizionismi).
Se cosi' e', riconosci che non puoi interessarti solo di quello che comodamente ti attrae istintivamente (la giaccia di Loro Piana, il Foglio, la politica, l'amore, il sesso...), ma bisogna fara la fatica di rendere presente anche dolore, preoccupazione, e perche' no gioia, sorriso, sbronze e abbraccio ad un amico.
Solo cosi' ci si appassiona alla realta', e si valorizza tutto: intuisco, percependo forse solo un attimo della realta', come C.S Lewis abbia potuto scrivere il Diario di un dolore, come il mio amico M. abbia potuto sposarsi, perche' mi alzero' domani mattina per andare a lavorare dodici ore, perche' ho scritto quanto ho sentito.
Meno di questo e' un accontentarsi.
Tristemente accontentarsi dello tsunami che travolge l'esistenza.
Per questo, e non meno di questo, siamo uomini e non caporali; siamo i fessi, e non i furbi, di cui Prezzolini parlava.
Per questo, e non meno di questo, posso lavorare per il 90% del mio tempo, e cercare di vivere il 10% restante come fosse il novanta.
Per tutto questo stasera ho finito le sigarette e mi mettero' serenamente a leggere Ross MacDonald.
Se non fosse cosi', almeno in parti micron, non riuscirei ad addormentarmi, per quel poco che accade, oppure mi sveglierei con molto piu' dolore di quello che normalmente l'essere presenti a se stessi richiede.
Per questo, non per altro.

Wednesday, December 06, 2006

Cena

Ieri sera, al Mare Nostrum.
Solita ottima cena.
Il whisky era superiore: Connoisseurs Choice, Tomatin, 1988 (non ho sbagliato a scrivere, e' proprio mille novecento ottantotto).

Sunday, December 03, 2006

Tavola parolibera che celebra la guerra, 1914

Dal libro "I futuristi. La storia, gliartisti, le opere", questa tavola mi ha colpito. E l'ho riprodotta.

Hombre que trabaja pierde tiempo precioso

In una delle ultime cene al Mare nostrum, cosi' riportava lo screen saver, come in una delle e-mail ricevute qualche tempo da Gunny.
Questo spiega perche' mi ritrovo oggi a scrivere con ritardo quasi di un mese.

Il 12 novembre, su Domenica del Sole24ore, avevo trovato (e ho conservato) l'articolo "Gli orfani del vagabondo", di Stefano Salis.
Il vagabondo e' Tom Waits.
Oltre alla solita recensione dell'ultimo disco, oltre ai riferimenti a chi lo ha influenzato (stavolta sono Cole Porter e Kurt Weill), oltre a desiderare un concerto europeo che non arriva mai, due cose degne di nota:

1.
Un passo dell'articolo: "...Quando gli chiesero quali consigli volesse dare ai giovani, nel 2000, disse: "Fatevi un tatuaggio, Saltate sui treni. Piantate un giardino e conservate i semi. Sposatevi, fate un figlio. Non mentite, non imbrogliate, non rubate. Tutti devono dare il proprio contributo. Impegnatevi ad armonizzare i diversi aspetti della vostra personalita'"....".

2.
Un passo dalle note di copertina di "Orphans":"Quando ero piccolo, pensavo che gli autori di canzoni si sedevano da soli al piano in qualche piccola e fumosa stanza, con una bottiglia e un portacenere e ogni cosa gli sarebbe arrivata come da un soffio dalla finestra e ne sarebbe uscita dal piano in forma di canzone ... E, in qualche modo, questo e' esattamente quello che succede."

I commenti sono superflui.

Giudizio confermato

Man on fire, specialmente nella seconda parte, e' il tipo di film che vorrei vedere ogni volta che sono infastidito.
John W. Creasy e' uno di noi.
Rourke interpreta il sudbolo, il torbido, come sempre alla grande
Come diceva Prezzolini: "I fessi hanno dei princìpi. I furbi soltanto dei fini.". (Codice della vita italiana, 1921)

Wednesday, November 15, 2006

Pranzi.

Ieri e oggi, al ristorante Solferino, in Piazza Solferino, a Torino.

Oggi, spaghetti con bottarga di muggine.
Ieri, insalata di carciofi crudi e grana, pasta e ceci.

Buona qualita', la cucina e' classica, il prezzo abbastanza contenuto.

Tuesday, November 14, 2006

Al direttore

Fumo piu' libero... Ma il ministro e' Turco, o turco?

Colazione.

Caffe' Beccuti.
Spremuta e canestrej bieleis Brusa.

Thursday, November 09, 2006

A proposito di politica, non c'è niente da mangiare?

Finalmente qualcuno che continua a pensarla come me in tema gastronomico.

Riporto uno stralcio dell'articolo "Mangiar bene e ristorarsi: ma dov'e' finito l'ideale umane del cibo condiviso?" (sottotitolo: "Le guide alla ristorazione sono diventate liste di inclusione ed eslcusione concepite in base a criteri imperscrutabili (o fin troppo palesi). E noi ci domandiamo: perche' mai dovremmo apprezzare vivande preparate da gente annoiata per gente annoiata?"), pubblicato sul Domenicale di sabato 4 novembre, di Gianluca Montinaro.

"...
Ispirandosi a spagnoli e inglesi (nota mia: si parla dei giovani chef che hanno invaso giornali e tv) utilizzano sifoni e cotture sottovuoto, fanno largo uso di sushi, piatti e piattini per scomporre le loro preparazioni che, accostando il caldo col freddo, il dolce col salato, inseguono un fare cucina che non e' piu' la soddisfazione di un bisogno essenziale (quello del mangiare) ma futilmente il divertimento fine a se stesso, scaturito dal freddo virtuosismo tecnico (nota mia: mi ricordo di un entree al ristorante "Les petits plats canailles du beurre blanc" in cui, al gusto, non riuscivo a capire se stessi mangiando fois gras, riduzione di pomodori e melanzane, o che altro...).

E' una cucina costosa, per palati fusi ... fatta da persone annoiate per persone annoiate. E' la cucina della continua ricerca di novita', del continuo gridare all'invenzione del grande piatto; la cucina del "re nudo", fatta per un pubblico modaiolo e disattento (nota mia: qui esagera), fugace...

E' ovviamente la cucina piu' amata dai critici gastronomici che sempre hanno bisogno di qualcosa di nuovo da pompare e commentare... la cucina delle tagliatelle con sugo di pollo e gelato di basilico, degli agnolotti serviti dentro un biberon, del midollo di pesce spada con birra e lattuga. Se solo ora si inventa un piatto a base d'aglio, salmone, marmellata, salsiccia e marron glaces e lo si spaccia come speciale sara' mica che nessuno l'ha mai fatto prima, perche' in realta' fa schifo?

...

E infine c'e' un altro modo di fare cucina, quello classico, raffinato, certo costoso, ma civile e comprensibile, capace di regalare grandi emozioni, atto d'amore degli chef nei confronti della loro terra, dei loro prodotti, della loro storia, del loro lavoro e dei loro clienti che, spesso, fanno anche centinaia di chilometri per sedersi a una di queste preziose tavole. E' la cucina del territorio raffinata e nobilitata (memore delle grandi lezioni di Mirella e Peppino Cantarelli e di Franco Colombani), servita in ambienti caldi ed eleganti, capaci di trasmettere emozioni che non solo riempiono lo stomaco ma il cervello e il cuore.

...

E' la cucina di autentici artisti, modesti e grandi allo stesso tempo: Antonio e Nadia Santini, Luisa Valazza, Romano Tamani, Walter Eynard, Philippe Leveille, Antonio Gavazzi, Lucio Pompili, la famiglia Bolzoni, Silvana Ferrari, Tano e Alessandra Martini, Mary Barale, Alceo e Grazia Rapa, Peiro Bertinotti, Antonella Scardovi, Gianfranco Bolognesi; una cucina che non ha bisogno di infingimenti, di complicazioni, di assurdita'.

..."

Non e' certo tenero...

Cena

Ristorante Mare Nostrum.
Zuppa di farro e polipo.
Ricciola alla messinese.

Tuesday, November 07, 2006

The departed

Scorsese ha realizzato un film per il quale l'Oscar sarebbe finalmente meritato.
Devo ricredermi su Di Caprio, formidabile, meno su Matt Damon, Jack Nicholson e' una maschera insuperabile.
Se la storia fosse durata 10 minuti in meno, sarebbe stata forse, sottolineo forse, piu' vera ed essenziale, evitando la pleonastica vittoria, tirata per i capelli, del bene sul male; d'altro canto, pero', il titolo non sarebbe stato giustificato senza ammazzamenti...

Monday, November 06, 2006

Rugby test match

Ho i biglietti, tribuna laterale coperta!

Italia - Australia, sabato 11 novembre, Stadio Flaminio, ore 15.00

Man on fire

Domenica scorsa, 30 ottobre, sono rientrato tardi in albergo e ho visto un breve pezzo di un film su Sky Cinema 1.
Passaggi violenti, trama incalzante, espressioni essenziali.
Il film e' "Man on fire - L'uomo della vendetta", con Denzel Washington; una parte e' riservata anche a Giancarlo Giannini.
Ieri ho trovato il film in dvd, prossimamente lo vedro' interamente, con calma (140 min.), e vedro' se confermare il giudizio.

Espressioni memorabili

Quelle di Gini e di David Lynch...

Ieri Gini:
"A casa del gentiluomo, prima la donna e poi l'uomo"
"Ognuno alla casa se', zitt' tu e zitt' je"

L'altro giorno Lynch:
"Stay out of the way"

Domenica a pranzo

Perche' ogni santa domenica, a pranzo, volendo ascoltare le notizie importanti dalla Tv di Stato, bisogna sorbirsi l'intervista mattutina a Prodi (che passeggia con la solita maglia con la zip - ne avra' mille? - e la cravatta sotto) su temi importanti rispetto ai quali sentiamo dispensare miti consigli da buon priore?

Ducasse

Pare ci siano possibilita' che Alain Ducasse rilevi il ristorante Jules Verne alla Torre Eiffel.

Camiciaio

Il mio nuovo camiciaio.

http://www.pierlucabellicoso.it/

Style

Qualche buono spunto da Style, settimanale del Corriere della Sera, di giovedi' 2 novembre.

1.
Nell'articolo dedicato a "Dieci grandi registi", trovo con sorpresa, accanto a Lynch, Scorsese, etc., il nostro Darren Aronofsky!

""Un cinefilo hip hop", cosi' si definisce Darren Aronofsky, classe 1969. Al suo esordio con Pi, nel 1998, Time, Entertainment Weekly e Variety lo elessero talento del cinema prossimo venturo. Giudizio ripututo nel 200 con Requiem for a Dream. Oggi il suo discusso The Fountain e' al centro di dibattiti che mettono in discussione il suo talento "orgogliosamente sregolato".

Il suo stile?
Unisco cinema tradizionale, suggestioni visive dell'animazione e elementi di psycho-thriller. Sono convinto che si possono mitigare mitologia e tecnologia.

Un momento di assoluta felicita'?
Quando realizzai Pi, copione surreale sulla ricerca delle misure di un cerchio, e vinsi tutti i premi al Sundance. Pensai che dalla vita avevo avuto tutto.
...
Pregi e difetti?
Non uso colonie, non ho un guardaroba di lusso; ogni tanto mi annoia farmi la barba. (nota mia: questa l'ho gia' sentita...!)

L'attrice dei sogni di ragazzo?
Natalie Wood. E il regista che avrei voluto essere e' Alfred Hitchcock se, oltre ai suoi capolavori, avesso diretto anche il Dottor Stranamore di Kubrik."


2.
A pagina 156, per "Andar per cena", e' segnalata "Trattoria Masuelli San Marco", in viale Umbria 80 a Milano. Ci sono passato diverse volta, ma non sono mai entrato, proveremo.
""A chi lo desidera, una spruzzatina di pepe macinato fresco sulla pasta e fagioli cosi' densa da far restare in piedi il cucchiaio". Cosi' il patron Pino illustra questo piatto, che non manca mai nel suo menu. Tra gli antipasti: lardo, acciughe e aringhe di barile servite con burro, cosi' delicate e tenere. Poi, in alternativa ai borlotti, zuppa di lenticchie di Castelluccio, i classici agnolotti alla piemontese con il ragu' di carne "di una volta", come recita lo chef. E ancora il cotechino con fonduta, lo stracotto alla barbera, la bagna cauda. Insomma, piatti sempre piu' difficili da trovare, specialmente in una citta' come Milano. La cantina, tra l'altro, offre il meglio della produzione piemontese."

Wednesday, November 01, 2006

Raucone.

Il Corriere e' quello che e', anche nella sezione spettacoli.
Lunedi' 30 ottobre.
Prima ti rallegri perche' c'e' un articolo su Tom Waits, poi leggi il titolo di testa ("Canto contro la guerra che ha generato i kamikaze ... ") e dici ci risiamo.
Ma non si puo' scrivere di musica senza questi riferimenti? E i Green Day (Wake me up when september ends, magica) sono contro Bush, e Tom Waits e' contro Bush, e i Rolling Stones stanno con Clinton, e Bono Vox sta con Clinton, e non se ne puo' piu'!
All'unica rockstar (Geldof) che si e' permessa di dire che Bush ha aiutato l'Africa piu' di Clinton hanno dato del matto o l'hanno accusato di essere al soldo della CIA (un po' come Deaglio per aver pubblicizzato il lavoro su 9/11 di Popular Mechanics).

Pazienza.
Insomma il 17 novembre esce il triplo album di raucone: "Orphans: Brawlers, Bawlers and Bastards".

"...
Quando avevo vent'anni pensavo di essere invincibile ...
E' come pattinare su un rasoio, amoreggiando con lui tutto il tempo.
..."

____

Ieri sera cena alla Cantinetta, in via Ripamonti a Milano.
Filetto media cottura.
Rosso di Montalcino Barbi.

Monday, October 30, 2006

Corrierone.

Qualcun'altro ha cominciato a lamentarsene, vedi l'articolo in prima pagina del Domenicale n° 43 uscito sabato 27 ottobre... (il futuro del Corriere e' Corriere.it)

Libri e futuro.

Dovevo cominciare a leggere "Piombo e sangue", di Hammett. Ma sabato ho trovato "Teoria e invenzione futurista" di F.T. Marinetti, edizioni Meridiani!
Mi scuso con Hammett, ma dividero' il poco tempo a disposizione con Marinetti...

Sunday, October 29, 2006

Link da Sevilla

La carne di Kobe da vacche che bevono birra, ascoltano musica e ricevono massaggi. In Spagna si trova solo in questo negozio: Carnicería Raza Nostra. Suppongo valga una visita in Giappone.

Friday, October 27, 2006

TGIF

Editoriale splendido di Ferrara sul Foglio del 27 ottobre, "Un po' di veleno per un brav'uomo", riferito a Claudio Magris, che il giorno prima ha pubblicato un articolo su teocon e atei devoti sul Corsera.

"...
Il prossimo che mi rompe i coglioni con l'uso politico della religione, inteso come lo praticano loro e riferito a me e a noi che ne scriviamo su questo giornale da anni, lo sfido a duello con lancio del guanto, come usava tra i gentiluomini del Regno sardo. Cosi' recupero la reputazione di laico".

Nel passaggio "inteso come lo praticano loro", Ferrara si riferisce a Repubblica e a Magris.

Un paio di passaggi dell'editoriale sono stupendi.

1.
"... Corriere, giornale con tendenze tabloid che classifica gli altri in modo sprezzantemente mondano, e un giorno o l'altro verra' a sua classificato a dovere."

Con un pizzico di vanteria mi cito e riporto quanto avevo scritto il 13 maggio, a proposito del Corriere.

"Subito dopo l'endorsement a favore del centro sinistra, ero in forse. Continuero' a comprare il Corsera o no?
Poi ho deciso. Continuo a comprarlo. Perche' secondo me e' legittimo che un giornale manifesti in maniera chiara il proprio pensiero. Anzi, credo che sia addirittura la soluzione migliore: c'e' piu' trasparenza per il lettore, anche per quello distratto. E si sgombra il campo da alibi malcelandosi dietro un finto bipartisanismo.
Senza contare l'aspetto romantico. Sono almeno 15 e piu' anni che lo compro regolarmente. Mi ricordo degli articoli che celebrano Woodstock regolarmente ogni 5 anni, delle periodiche riabilitazioni di Giovanni Gentile e Ignazio Silone, del poco spazio dedicato al rugby anche quando c'e' il 6 Nazioni.
Anche quando sono all'estero faccio di tutto per trovarlo.

Ma oggi ho deciso che non lo comprero' piu'.
A causa di questa finestrella pop up orgogliosamente presente da stamane (almeno) sul Corriere on line.
Sotto la pessima paginata dell'Indipendent, che recita "End of the line for the Godfather (And Italy's top Mafia boss is arrested in Sicily)", il Corsera commenta senza una nota di sdegno, anzi quasi avesse voluto far suo quel titolo:
"«Fine della corsa per il padrino»: con un titolo che gioca con l'arresto di Bernardo Provenzano, «The Independent» dedica un lungo articolo alla fine dell'era del Cavaliere dopo le elezioni del 9 e 10 aprile e alla cattura del "capo dei capi". «Il fatto che un'era sia finita - scrive il quotidiano britannico - e' stata sottolineata dalla straordinaria notizia, appena sette minuti dopo che la sconfitta di Berlusconi e' apparsa certa, che il mafioso piu' ricercato della Sicilia...era stato arrestato». Si e' trattato della «piu' strana delle coincidenze», secondo «The Independent»".

Ora, siamo logici. Qui non si tratta di schierarsi contro un pensiero politico, sociale, economico che non ci va a genio. Qui si tratta di serieta'.
Invece di indignarci per essere derisi e maltrattati a livello internazionale, per di piu' a torto, noi italiani facciamo bella mostra del dileggio su uno dei nostri piu' "authoritative newspaper".
Ecco, secondo me, il newspaper finisce di essere "authoritative".
..."


2.
Secondo passaggio dell'editoriale di Ferrara che mi piace riportare, e in fondo scrivero' perche'.

"...
Ateo devoto, sulla scorta di una efficace e caustica definizione di Beniamino Andreatta, ..., sono io in persona. Mi sono polemicamente e ironicamente definito cosi' in un teatro di Milano dove, insieme agli amici ciellini del settimanale Tempi, tenemmo tre anni fa un'assemblea per bollare il processo alla strega cattolica approntato dalla famiglia allargata del progressismo europeo a Strasburgo.
..."

Il caso di cui Ferrara parla e' la cacciata di Buttiglione da Strasburgo; il teatro dell'assemblea e' in Piazza San Babila a Milano, era un sabato mattina, e io c'ero.

_________________

Segnalo, dal Domenicale di sabato 21 ottobre, l'articolo di Beatrice Buscaroli su Umberto Boccioni "Dei pennelli e delle cere: alla ricerca dell'arte nuova. Visse al galoppo e mori' in sella, Umberto, metafora del moto nello spazio"

Riporto un passaggio:

"...
La trincea del Dosso Mosca, Dosso Casina. ... Ci sono tutti: Boccioni, Marinetti, Sironi, Sant'Elia, e non e' una serata futurista, una di quelle risse pazze degli anni Dieci, quando Marinetti al Teatro Lirico di Milano interrompe una serata di poesie per urlare "Viva il Generale Asinai di Bernezzo! Abbasso l'Austria! Viva l'Italia". Marinetti venne arrestato in smoking e papillon.
...
Non c'e' nulla di casuale nella storia del futurismo, il solo movimento italiano che abbia avuto il respiro di un'avanguardia europea.
...
Svecchiare, innovare, inventare: "in Italia non manca il denaro, non manca la forza: mancano i cervelli moderni. Siamo vigliacchi in tutto", in architettura, in pittura, in scultura nel mobilio, "in tutto".
..."

L'ultimo passaggio e' di una attuale ed impressionante lucidita'. Trovo che sia proprio cosi'.

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Finalmente ho letto, tutto d'un fiato, un libro di Ross MacDonald: "Non piangete per chi ha ucciso" (titolo originale: The way some people die).
Ora sono pronto per "Piombo e sangue" di Hammett.

_________________

Quest'aggiornamento e' avvenuto mangiando due pezzi di crostata d'uva fatta in casa, accompagnata da un bicchiere di vino di Bussi (Comandante imperat).

Thursday, October 26, 2006

Dalla guida Dinner Dates.

Salone del gusto di Torino.

Venerdi' 27 ottobre:

"Niko's Abruzzi

Niko Romito, chef of the Reale Restaurant of Rivisondoli (L'Aquila), was named best young chef of the year 2006 by Guida Espresso 2006. In his restaurant in the Abruzzi mountains (Rivisondoli is 1360 meters above sea level), he creates dishes with region's finest "raw materials", revisiting traditional recipes while retaining their excellence and authenticity. On this occasion Niko will be showing off his skills in the beautiful restaurant of Castello di Santa Vittoria, on top of a hill overlooking the Langhe district. The menu will be accompained by the wines of Borgo Magredo and Torre Rosazza of Genagricola, an agro-industrial holing company in the Generali Insurance group".

Wednesday, October 25, 2006

Due futurismi.

- Ho comprato il libro "I futuristi. La storia, gli artisti, le opere", Giunti Editore.

- Segnalo la mostra "Boccioni pittore scultore futurista", fino al 7 gennaio 2007, Palazzo Reale, Milano, www.mostraboccioni.it

Monday, October 23, 2006

Wednesday, October 18, 2006

Dopo 15 giorni...

Assenza di collegamento e overflow da lavoro hanno ritardato gli aggiornamenti.

1.
A fine ottobre uscira' "Le ali della sfinge" (Sellerio), il nuovo romanzo di Camilleri con Montalbano.

2.
Rinnovata la scarpiera.
Ryder, Leather Lined, Dainite sole.
Consul, nere.

3.
Stasera, 15 ottobre, stavo andando all'aeroporto.
Nello zapping radiofonico, finalmente sbuca una canzone all'altezza, su Radio Deejay, Brown-Eyed Girl, di Van Morrison.

"Goin' down the old mine, with a transistor radio
standin' in the sunlight laughin'
hidin' behind a rainbow wall ..." eccetera eccetera.

Non faccio in tempo a finire di rallegrarmi che Guido Bagatta (fino a stasera mi era anche simpatico) si sente di commentate piu' o meno in questi termini:
Brown-eyed girl e' una delle canzoni preferite di Bush junior che pero' forse non sapeva che parla di una ragazza di colore che si innamora di un ragazzo bianco e per questa incontra molti problemi; forse Bush non lo sapeva perche', essendo un texano, all'inizio della carriera in quella terra per farsi eleggere ha forse dovuto .... ma evitiamo polemiche...

Lasciamo stare.E' pazzesco? E' un pregiudizio?

4.
Ultimamente sto consumando "The insibile invasion" dei Coral.
"In the morning" e "So long ago" meritano menzione particolare.

5.
L'Italia del Rugby si e' qualificata per i Mondiali 2007.

6.
Onore al grande Giovanni Galeone.

7.
Tre segnalazioni dal Domenicale di sabato 7 ottobre, si' quello di Dell'Utri.

Prima.
A pagina 3, nella rubrica, "Lo scaffale della saggistica", recensione del nuovo libro di Camillo Langone ("Il collezionista di citta'. Viaggi Italiani", Marsilio) nell'articolo "Viaggiatori viggianti. Langone, il Goethe sui generis. Dalle province del Belpaese".

"...Girovagando tra chiese, piazze, negozi, bar e ristoranti .... s'indigna perche' i piaceri della tavola vengono sostituiti da ingorde abbuffate, l'estetica dalla stravaganza, la letteratura dalla massificazione. ...
Il suo divertissement e' prettamente alcolico: solo un Negroni lo puo' momentaneamente ammansire..."

Seconda.
A pagina 2, articolo di Luigi Compagna, "La trappola del multiculturalismo a senso unico: l'Australia ha capito".

"Il primo ministro australiano John Howard e con lui tutti i suoi ministri hanno nei giorni scorsi incontrato gli esponenti delle associazioni islamiche e hanno parlato chiaro ("if you want a country which has Sharia law or a theocratic state, then Australia is not for you")... ha fatto bene Giuliano Amato a giocare all'australiana il 28 settembre scorso...
("per le vignette mi sento di chiedere scusa, ma gli islamici devono fare altrettanto se nel nome di Allah qualcuno cerca di farmi violenza")....
Insomma, Amato non vuole essere tra quanti in Europa, invece che umiliazione, quasi provano orgoglio a vedere al fianco dello sceicco del terrorismo Al Qaradawi il sindaco di Londra Ken Livingstone....."

Terza.
A pagina 8, articolo di John Battelle (tra i fondatori del mensile Wired) sul Database delle Intenzioni (dal libro: "Google e gli altri (come hanno trasformato la nostra cultura e riscritto le regole del business)", Raffaello Cortina Editore).

"...Google sa quello che vuole la nostra cultura!Visti i milioni di milioni di richieste che confluiscono ogni ora verso i suoi server, mi parve chiaro che la societa' aveva per le mani informazioni che valevano come una miniera d'oro. Si potevano creare imprese editoriali totalmente nuove a partire dalle tracce delle intenzioni evidenti in un database di quel tipo; in effetti Google aveva gia' fatto la prima mossa in quella direzione: un progetto in "fase beta" chiamato Google news....
Link dopo link, click dopo click, la ricerca sta costruendo forse il piu' durevole, poderoso e significativo manufatto culturale nella storia dell'umanita', ovvero il risultato aggregato di ogni ricerca inserita nel motore, di ogni lista di risultati presentati, e di ogni percorso seguito sulla base di quei risultati.
Vive in molti luoghi, ma tre o quattro in particolare - AOL, Google, MSN, Yahoo - possiedono una porzione enorme di questa database. Presa nel suo insieme questa informazione rappresenta una storia in tempo reale della cultura post-Web - un enorme "database di Clickstream" di desideri, necessita', volonta' e gusti che possono essere scoperti, citati, archiviati, registrati e sfruttati per finalita' di ogni sorta...."

8.
Ho ritrovato, in libreria, un vecchio giallo Mondadori, "Signori, il gioco e' fatto", di S.S. Van Dine, autore che avevo cercato inutilmente in diverse librerie di piu' citta'. Beh, Philo Vance, "dandy ... ammiratore di Nietzsche ... (che) si occupava di crimine solo per verificare le sue teorie sulla natura umana", e' favoloso.

La descrizione di Philo Vance e' tratta dall'articolo "Misteri senza storia", di Laura Grimaldi, comparso (se non ricordo male) domenica 8 ottobre sull'inserto Domenica del Sole, in cui si celebra la pubblicazione del primo autore italiano nei Libri Gialli Mondadori, ossia "Il sette bello", di Alessandro Varaldo (originariamente edito nel 1930).

9.
Dal Domenicale di sabato 30 settembre, articolo a pagina 3 di Mario Bernandi Guardi, "La sinistra con il mal di Pansa", a proposito dell'uscita del nuovo libro di Giampaolo Pansa "La grande bugia".

L'articolo e' "una megarecensione delle reazioni inconsulte e di certo voci mica poi tanto soffuse del partito (preso) antipansista. Che ce l'ha con lui perche' racconta la Resistenza cosi' come e' stata".

"...Abituato a documentare e a denunciare, Pansa documenta e denuncia. E risponde colpo su colpo a chi gli spara addosso chiamandolo falsario, traditore, opportunista, venduto, servo di Berlusconi e dei fascisti, ecc. ecc....
Risponde agli attacchi di Curzi, Bocca, ... Flores D'Arcais, Rizzo, di tutti i giornalisti, ... le associazioni partigiane, ... che lo vogliono processare e giustiziare sommariamente, rifiutandosi di entrare nel merito di quello che scrive.
E questo e' il massimo della malafede: si pretende di esorcizzare il Diavolo Revisionista ma non gli si contestano nomi, date ed eventi; non gli si contestano le "diavolerie".
E se Pansa lancia il guanto di sfide dicendo: pensate che abbia raccontato delle menzogne?
Magari mi accusate di essermi andato ad abbeverare a delle fonti fasciste, di aver letto come fosse il Vangelo il loro martirologio?
D'accordo, scegliere dei ricercatori di vostra fiducia, mandateli voi a verificare quel che ho scritto, cosi' potrete smentirmi...."

10.
Articolo del Corriere della Sera di domenica 8 ottobre, in Terza Pagina, "Quando d'Annunzio mise alla porta Tamara", di Sebastiano Grasso. Tamara e' la De Lempicka, celebrata attualmente con una mostra a Milano, Palazzo Reale, fino a gennaio 2007.

"...Uno degli episodi piu' curiosi della sua vita e' con d'Annunzio, conosciuto attraverso il conte Castelbarco ...Due incontri. Uno nel 1926 (dedica di una foto del Comandante: "A Tamara, la filibustiera dell'Adriatico"); l'altro l'anno dopo.
Dopo averla accolta con alcune salve di cannone, il poeta tenta di sedurla. Tamara non ci sta ... ma non si accorge di giocare con il fuoco.
I due tempi dell'incontro finiscono male. "Vecchio nano in uniforme", lo apostrofa lei, che ha 28 anni. "Non e' possibile che tutto il Vittoriale debba pendere da un pelo del vostro sesso", le dice d'Annunzio, che di anni ne ha 63...."

11.
Davide Paolini, nella rubrica "A me mi piace" (Domenica del Sole24ore di domenica 15 ottobre), parla dei bistrot parigini nell'articolo intitolaro "Charmant bistrot".

"...I parigini ... ritengono sia piu' trendy testare i cuochi, protagonisti della bistromania o i giovani talenti supportati dalla rivista "Omnivore".......
"La comptoir du relais Saint Germain" (29, Carrefour de l'Odeon) dello chef Yves Camdeborde....
Nel locale di Camdeborde si assaggiano salumi della famiglia dello chef, andouille, saucisson de l'Aude, pate' di campagna, maialino di latte arrostito, trippa, piede di porco brasato, disossato e arrostito. brandade, garretto di maiale alle spezie, carre' di agnello arrosto con sugo di timo fresco, trancio di lardo di maiale grigliato con pure' di olive. Per chiudere: tarte tatin, creme brule', cioccolato a gogo'...."

12.
La rivista Pulp Libri di settembre / ottobre 2006 pubblica, in apertura, un articolo di Fabio Zucchella su Dashiell Hammett, in occasione della pubblicazione italiana della "fondamentale biografia di Richard Layman", "Shadow Man: vita di Dashiell Hammett" (Sartorio, 2006 - con l'inedito "La Battaglia delle Aleutine").

"...Samuel Dashiell Hammett: l'ex detective privato della famigerato agenzia Pinkerton, il pedinatore infallibile e (forse) lo spaccaossa anti-scioperanti nelle miniere di rame del Montana, ma anche il brillante autore di testi pubblicitari che pur senza aver terminato la high school citava da autodidatta James, Conrad e Anatole France; alcolizzato e tubercolotico ...; il compagno di bevute di William Faulkner che riusci' ad ammaliare Gide, Camus e perfino Hemingway; l'uomo che a tutti i costi volle essere sepolto (riuscedovi) ad Arlington, nel "Cimitero degli eroi", con grande scorno di un furibondo J. Edgar Hoover che tento' in ogni modo di impedirlo: .... ma lui aveva prestato servizio nell'esercito, anche se (con suo sommo rammarico) non riusci' mai a finire al fronte ......"

All'articolo, segue un estratto di ben 7 pagine dei capitoli 2 e 20 in anteprima, con diverse foto di Hammett.

Tra l'altro, a pagina 44, anche Pulp Libri pubblica una recensione positiva del libro di Langone "Il collezionista di citta'":
"...Langone e' un osservatore che vi fara' trasalire, perche' sa vedere quel che pochi vedono e ha la bravura di saperlo raccontare in modo indimenticabile...."

13.
Un resoconto articolato ed un ragionamento a parte, tagliati per mancanza di tempo, meriterebbe la Legge Finanziaria.

Evito quindi i numeri (c'e' un articolo sul Foglio del 7 ottobre intitolato "I conti camuffati del gioco a tre carte che chiamano finanziaria", di Felli e Tria, che puo' essere consultato), evito di commentare il trasferimento di parte del TFR dalle aziende all'INPS conteggiato come un'entrata anziche' come un debito nei confronti dei lavoratori, evito di ricordare l'articolo dell'Ecomunist, pardon dell'Economist, cui Prodi si e' affrettato a rispondere (ovviamente l'altra volta, quando critico' il governo Berlusconi, l'Economist era invece nel giusto...).

Credo che i presupposti della Legge Finanziaria risiedano in un pregiudizio culturale e nella lotta di classe mai sopita nella cultura del paese, e sospinta da CGIL e sinistra radicale: - chi non e' povero ha colpa; - i poveri affrontano il martirio capitalista imposto dai ricchi.Quindi: che i ricchi soffrano, piangano, magari meritano anche una bastonata.

Ora, lasciando da parte qualsiasi giudizio sulla meritocrazia (anche se ritengo almeno ammissibile, almeno in linea di principio, l'autodeterminazione del singolo nelle scelte professionali), credo che i presupposti della Legge si discostino dal concetto giusto di socialita' e di maggiore contribuzione da parte dei piu' abbienti al funzionamento dello stato ed allo sviluppo di ammortizzatori sociali concretamente indirizzabili.

Si scambia un principio morale con una colpa atavica, con un peccato originale: chi ha investito, rischiato, pianto, gioito per l'azienda di proprieta' puo' essere considerato un delinquente. E quindi gli deve essere sottratta parte del bottino. Berlusconi, che esaspera questo concetto, parla di banditismo.

La parte piu' pericolosa del ragionamento sotteso alla Legge Finanziaria e', nella mentalita' di chi l'ha scritta, l'equiparazione, l'accostamento, l'assimilazione nella stessa categoria tra (i) tutti gli imprenditori del paese (grandi, medi o piccoli che siano) e (ii) Berlusconi, che notoriamente rappresenta per la sinistra il problema di cui liberarsi.Per la proprieta' transitiva tutti gli imprenditori rappresentano il male.

Dottrine liberiste ci ricordano che l'aumento delle tasse (cui si aggiunge per le aziende la necessita' e l'onere del rifinanziamento causa il trasferimento del TFR all'INPS) e la difficolta' di intraprendere nuove iniziative economiche (percezione di un contesto sfavorevole e assenza di fiducia da parte di chi investe) portano ad una contrazione degli investimenti, quindi ad uno sviluppo economico inferiore (riduzione del PIL, niente compliance con i parametri europei), a minori assunzioni di nuovi lavoratori, quindi ad una minore capacita' di spesa dei cittadini che (come il cane che si morde la coda) spendono meno, investono meno... insomma la recessione.

La possibilita' di garantire un adeguato sviluppo industriale (la nostra e' una societa' industriale, non uno statalismo burocratico) e dei consumi (si', societa' consumista) passa anche per una politica fiscale di lotta dura all'evasione fiscale. Le azioni di Visco mi sembrano indirizzate su questa direttrice, peccato che non siano coordinate con una politica economica orientata a non limitare la spesa, a non introdurre tagli, ma soltanto ad un maggior prelievo nei confronti dell'utile. Pensando che una maggiore tassazione non incida sul margine operativo lordo.

14.
Sembra che nel prossimo film, Jimmy Bond abbandoni il martini vodka (stirred not shaken) per la birra...

15.
Quando capira' l'Europa che deve stringere davvero un patto Atlantico con gli Stati Uniti e fare fronte comune per rispondere alla rinnovata arroganza della Russia che, insieme alla Cina, si batte per non dare sanzioni a Pyongyang e Teheran, difende gli stati canaglia e le teocrazie islamiche?

Tuesday, October 03, 2006

Luca Ricolfi

www.polena.net

Devo rileggere gli articoli per verificare la bonta' delle previsioni sull'operato del nuovo governo.
Qualche giorno fa, sul Foglio, spiegava perche' le ultime elezioni nei paesi democratici sono finite quasi tutte in pareggio (e si chiedeva perche', in quelle italiane, i numeri di schede nulle e bianche non siano stati ancora resi noti....)


"POLitical and Electoral NAvigations è una rivista scientifica, ma non accademica. Fatta dagli studiosi, ma pensata per gli utenti della politica: parlamentari, giornalisti, dirigenti, cittadini appassionati."

L'amico giornalista belga.

http://www.redacnomade.com/

Serieta'.

http://www.popularmechanics.com/blogs/911myths/

E lo dice anche Deaglio (!!), nell'ultimo numero di "Diario della settimana".

"L’inchiesta vecchio stile
Il cospirazionista e il meccanico popolare
di Enrico Deaglio"

Cena di sabato.

Al ristorante Rigoletto, Sulmona.

Chitarrina fresca con sugo di castrato.
Scamorza alla brace con alici.
Vino, Inferi Montepulciano.

Vinalia

Da Panorama della scorsa settimana, articolo di Francesco Arrigoni:

"Golosita'.
La migliore cucina di L'Aquila e' in una cantina del XVI secolo.
Si chiama Vinalia e nasce da un'ex enoteca.
Oggi offre agnello in tempura e bavarese allo zafferano.

(...)

... ai fornelli si sono insediati i giovanissimi William Zonfa e Felice Sgarra ...

(...)

Tra i piatti piu' interessanti, i ravioli ripieni di bietole con crema di ricotta, pinoli e salsa di pomodoro; notevole l'agnello in tempura con crosta di pasta fillo o cotto agli aromi con polentina; interessante l'insalata di quaglia con le sue uova. Da non perdere la bavarese allo zafferano con souffle' alla lavanda. La selezione di formaggi, soprattutto regionali, e' da applausi. A tutto cio' si aggiunga la cortesia e la professionalita' della sommelier Maria Buzzanca, che sapra' suggerirvi il vino da abbinare, attingendo a una carta con oltre 1.500 referenze."

Vinalia, via Bafile 16, L'Aquila, tel. 0862.414145, chiuso mercoledi'.

Tuesday, September 26, 2006

Torna 8 e 1/2

Stasera, ore 20.30 su La7, "Ritanna Armeni e Giuliano Ferrara saranno nuovamente al timone della sesta edizione del programma di approfondimento politico e culturale di LA7, che manterrà inalterato il suo appuntamento quotidiano dal lunedì al venerdì alle 20.30. "

Dal sito di Telecom Italia.

Thursday, September 14, 2006

Onu, ci risiamo

Non sono stato in Libano ed Israele durante la guerra, quindi non ho certezze.
Sono pero' ragionevolmente stranito da tre elementi che il Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU (Human Right Council, HRC), il nuovo organo voluto dall'ONU a marzo 2006, ha espresso negli ultimi tempi, tutti nel senso di una unilaterale e netta condanna di Israele senza mai citare Hezbollah se non come vittima.

1.
Chairperson's statement (qui il testo integrale) del 7 agosto 2006 espresso dalla Sub-Commission on the Promotion and Protection of Human Rights.
Riporto il passaggio fondamentale, in senso negativo per Israele:

" (...)
Bound by its mandate to promote and protect respect for human rights, the Sub-Commission:
- Expresses its deep grief and outrage at the massive violations of human rightsin Lebanon;
- (...)"


2.
Il Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU, in data 1 settembre 2006, ha nominato tre esperti "to probe Israeli civilian killings in Lebanon":

"1 September 2006 – The United Nations Human Rights Council today named three members of the High-Level Commission of Inquiry probing what the Geneva-based body termed “systematic targeting and killings of civilians by Israel” in Lebanon.
The resolution, which was adopted by a vote of 27 in favour to 11 against with 8 abstentions, strongly condemned the “grave Israeli violations of human rights and breaches of international humanitarian law in Lebanon” and called on Israel “to observe the principle of proportionality and refrain from launching any attack that may be expected to cause incidental loss of civilian life.”
(Fonte)

3.
Il Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU, in data 11 agosto 2006, "condemns ‘Israeli violations’ in Lebanon; sends team to investigate" :

"11 August 2006 – The United Nations Human Rights Council passed a resolution today condemning “grave Israeli violations of human rights” in Lebanon, called for all parties to respect the rules of humanitarian law, and decided to immediately send a high-level team to investigate.
Among others, the Council “strongly condemns the grave Israeli violations of human rights and breaches of international humanitarian law in Lebanon…calls upon Israel to observe the principle of proportionality and refrain from launching any attack that may be expected to cause incidental loss of civilian life.”
(Fonte)



Quindi, stando ai documenti emessi dal Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU, Israele avrebbe perpetrato crimini guerra e compiuto azioni infami, mentre di Hezbollah neppure una traccia, a Hezbollah neppure un lieve rimbrotto.

Dati i tre presupposti di cui sopra, nutro qualche perplessita' in merito alle evidenze che emergeranno dalla missione che gli esperti ONU in materia di diritti umani stanno conducendo in questi giorni; la missione, annunciata in data 7 settembre, viene riportata nel sito HRC:

"UN human rights experts head to Lebanon, Israel to probe violations":
"7 September 2006 – The United Nations is sending four independent human rights experts to Lebanon and Israel to gather facts about abuses during the recent conflict there."
(Fonte)


Che cosa ne verra' fuori?
Le quote dei bookmaker per, almeno, una equipartizione delle colpe non sono favorevoli ad Israele, ma comunque si puo' sperare.


Nel frattempo pero', le associazioni non governative maggiormente rappresentative sembrano non essere cosi' d'accordo con l'interpretazione del Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU.
Ecco tre esempi:

1.
Human Rights Watch (http://www.hrw.org/) ("independent, nongovernmental organization, supported by contributions from private individuals and foundations worldwide. It accepts no government funds, directly or indirectly") si esprime per bocca del suo executive director, Hillel Neuer, in un articolo pubblicato sull'International Herald Tribune in data 7 settembre dal titolo "So far, a profound disappointment" (riporto due brevi passaggi, link ):

" (...) the council - dominated by the Organization of the Islamic Conference, whose members control the African and Asian blocs that together wield 26 of the council's 47 seats - devoted 100 percent of its country-specific resolutions, two special sessions, one "fact-finding" mission and a "high-level commission of inquiry" to one-sided and politically motivated attacks on Israel.
Without fail, each measure prejudged Israel as guilty of a litany of crimes while granting effective immunity to the actions of Hamas and Hezbollah."

Per inciso, UN Watch non e' un'organizzazione di secondo piano; ecco cosa ne pensa Kofi Annan: "I deeply appreciate the valuable work performed by UN Watch. I believe that informed and independent evaluation of the United Nations' activities will prove a vital source as we seek to adapt the Organization to the needs of a changing world. I can promise you that I will pay close attention to your observations and view in the years ahead." (Letter to Ambassador Morris B. Abram, Chairman of UN Watch, Jan. 30, 1997)(dal sito UN Watch)


2.
Oggi Amnesty International, che di certo non e' stata tenera con Israele nel passato, pubblica una relazione in merito agli attacchi di Hezbollah nel nord di Israele.
Riporto alcuni passaggi chiave:

"The briefing that follows summarizes Amnesty International’s assessment of and concerns about violations of international humanitarian law by Hizbullah in its attacks on northern Israel. It is based on first-hand information from visits to Israel and Lebanon; interviews with dozens of victims; official statements; discussions with Israeli and Lebanese military and government officials, as well as senior Hizbullah officials; information from non-governmental groups; and media reports."

"Those fired included rockets with warheads packed with thousands of metal ball bearings intended to maximize harm to people. Once the rockets struck, the ball bearings sprayed out, inflicting death and injury for 300 metres or more if in the open. Katyusha rockets cannot be aimed with accuracy, especially at long distances, and are therefore indiscriminate."

Dati i precedenti (per esempio il Chairperson's statement di cui sopra e le nomine di HRC per provare i crimini di guerra israeliani), ecco cosa auspica Amnesty:
"Amnesty International welcomes the visit to Lebanon and Israel in early September of four independent experts of the UN Human Rights Council to investigate the impact of the conflict on the right to life, health and housing, and the situation of the internally displaced. It also expects that the Commission of Inquiry created by the Human Rights Council in August 2006 and comprising three independent experts will look impartially at violations by both"


3.
Anche Reporters Sans Frontiers affronta l'argomento (link):

"Another sign of failure for Human Rights Council in resolution on Lebanon 12.08.2006 -
Convened by the group of Arab states, the UN’s new Human Rights Council adopted, without any debate, a resolution on Lebanon that said nothing about Hezbollah’s rocket attacks on Israeli civilians. Reporters Without Borders condemns this use of the council for political ends."

"The resolution presented by a score of IOC (Organisation of the Islamic Conference) countries that criticised only Israel was passed by 27 votes to 11 with 8 abstentions, and in the absence of Djibouti. Plus or minus one or two votes, the score was identical to the votes on the HRC’s previous two - equally one-sided - resolutions on the Palestinian situation."

"The resolution condemned Israel unilaterally without the least reference to Hezbollah attacks on civilian targets in northern Israel."


Non stupisce che i "soliti americani", nel mese di marzo 2006, votarono contro la creazione di tale Consiglio dei diritti dell'uomo, che ha sostituito la commissione per i diritti umani di Ginevra (Commission on Human Rights), avvicendata perche' aveva consentito agli stati incriminati per violazioni di diritti umani che ne facevano parte di proteggersi a vicenda con veti incrociati.

Gli Stati Uniti avrebbero voluto un criterio di accesso che lasciasse fuori le dittature, basato quindi sulla maggioranza qualificata (2/3), nonche' sull'espulsione per gli stati che non rispettano i diritti umani e si trovano sotto inchiesta internazionale.
Voto' contro, per inciso, anche Israele.

Questo e' il link al verbale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 72° sessione plenaria di mercoledi' 15 Marzo 2006, tenutasi a NYC.

Riporto, dal documento citato, alcuni dei passaggi di John Bolton, ambasciatore americano, che riferisce in merito alle motivazioni del voto contrario:

"(...)
The United States also proposed an exclusionary criterion to keep gross abusers of human rights off the Council. That proposal would have excluded Member States against which measures are in effect under Chapter VII of the United Nations Charter related to human abuses or acts of terrorism.
(...)
Sadly, those suggestions were not included in the new text.
(...)
Absent stronger mechanisms for maintaining credible membership, the United States could not join the consensus on the resolution. We did not have sufficient confidence in this text to be able to say that the Human Rights Council will be better than its predecessor.
(...)"


Vale la pena leggere anche un estratto del discorso dell'ambasciatore israeliano Gillerman:
"(...)
Unfortunately, today’s resolution falls significantly short of the objectives that will enable the Council to live up to those ideals. The resolution contains worrying omissions, including the absence of sufficient benchmarks for membership, which poses the danger that the new Council will not be a significant improvement over its predecessor.
Israel believes that the General Assembly should not allow those responsible for the failure of the Commission on Human Rights to lead the Council down the same road. Indeed, radical failure calls for radical change. That change, unfortunately, is not evident today.
(...)"


L'ambasciatore iraniano Hasteh sottolinea invece che finalmente (!) si avra' un consiglio non politicizzato (che previsione azzeccata!!):
"(...)
we attach great importance to international efforts to enhance dialogue and broaden understanding among civilizations, cultures and religions, and to ensure universality, objectivity and non-selectivity in the consideration of human rights issues and the elimination of double standards and politicization in the work of the new Council, as rightly and unambiguously recognized in the resolution.
(...)"



Per concludere, riporto anche l'incipit dell'articolo del Corriere della Sera del 9 settembre, a firma di Danilo Taino, intitolato "Il Consiglio dei diritti umani delude «Scelte politiche e sempre di parte»"

"Disperante. Quando si viene ai diritti umani, l' attivita' delle Nazioni Unite non puo' che fare allargare le braccia. Dev' essersene accorto anche Kofi Annan. Il segretario generale dell' Onu, infatti, ha inviato in fretta e furia in Libano e Israele quattro esperti indipendenti che, entro il 13 settembre, dovranno raccogliere fatti e testimonianze sugli abusi avvenuti durante la recente guerra. L' iniziativa e' in qualche modo un tentativo di mettere il Palazzo di Vetro in una luce di imparzialita'. Perche' sulla questione c' e' gia' un' altra commissione al lavoro, molto piu' politicizzata, quella istituita dal nuovo fiammante Consiglio per i Diritti Umani allo scopo di indagare «il targeting sistematico e l' uccisione di civili da parte di Israele». Succede infatti che il Consiglio stia ricalcando, forse peggiorando, l' esperienza dell' organismo che l' ha preceduto, la ridicola Commissione che si era segnalata per incapacita', partigianeria e difesa dei regimi peggiori proprio in fatto di diritti umani. E che era stata soppressa con ignominia.
(...)"


Per completezza, riporto il link alla risoluzione ONU 60/251 del 15 marzo 2006 in cui e' stata deliberata la creazione del nuovo Consiglio per i Diritti Umani.

Come al solito, per documentarsi in modo appena sufficiente, ci vuole del tempo.
Il tempo necessario puo' essere quantificabile in misura inversamente proporzionale al numero di persone che riescono a condurre un'analisi un minimo approfondita e a non parlare per frasi fatte, corretto per la radice quadrata dell'habitus alla pigrizia mentale.

Aricena

Al ristorante Mare Nostrum, Torino.

Antipasti: involtino di ricciola cruda con mandorle e pistacchi, crostino con sarde, ventresca di tonno con pezzetti di pomodoro e cipolla, fritto di alici alla siciliana e pesce sciabola con mentuccia, per finire con pesce cipolla in acciughe.

Secondo: ricciola allo spiedo con ripieno tritato di olive verdi grandi, capperi e polpa di riccola stessa (rosolare la polpa in padella con cipolla, poi unire al ripieno con pan grattato, avvolgere nella ricciola e mettere sullo spiedo, proveremo alla brace).

Birra, credo Moretti, cortesemente tenuta in frigo tra un bicchiere e l'altro.
Talisker, doppio.

Wednesday, September 13, 2006

America's Top Italian Restaurants

Academia Barilla

Travelfood

http://www.lamadia.com/

Ieri sera ho letto il numero di giugno. Interessante. Postero' gli highlights.

Cena

Al ristorante Mare Nostrum, a Torino.

Antipasti: radicchio con scamorza e sarde in aceto balsamico; ventresca di tonno; alice alla siciliana; pesce sciabola con mentuccia; polpettina di tonno al sugo; pesce cipolla.

Primo: rigatoni al sugo di gallinella di mare con olive nere.

Secondo: sfinciuni alla palermitata, con capperi e olive nere.

Birra Moretti.
Talisker.

Monday, September 11, 2006

Trabocchi

"Sul trabocco niente trabocchetti".
Articolo di Davide Paolini su Domenica, l'inserto del Sole24ore di ieri.

Cita:
- Cala Lenta, la manifestazione di Slow Food che si definisce (dal sito) "un viaggio attraverso i profumi e i sapori della tradizione marinara di quella parte di litorale abruzzese denominata Costa dei Trabocchi e del territorio circostante" (l'edizione di quest'anno si e' tenuta dal 14 al 16 luglio, da ricordare il periodo per l'anno prossimo);
- D'Annunzio (che definiva i trabocchi "la grande macchina pescatoria, composta da tronchi scortecciati, di assi e gomene, che biancheggiava singolarmente, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano") ;
- il trabocco di Punta Cavalluccio, di Orlandino Veri' (Rocca San Giovanni), che esercita attivita' di pesca e ristorazione;
- il trabocco del Turchino, "assai amato da D'Annunzio, dove scendeva al tramonto dalla sua villa dell'Eremo".

La stagione di ristorazione sembra essere limitata al solo mese di settembre, mentre la pesca puo' avvenire anche tutto l'anno

"(A proposito della costa dei trabocchi ...) ci sono prodotti unici: l'olio extravergine d'oliva e gli olii agrumati, le arance di San Vito e Fossacesia, i limoni, la pasta, i salumi. Il vessillo della cucina della costa e' il brodetto di pesce alla vastese (da non confondere con i sette brodetti marchigiani), ricco di tanti differenti pesci, ma con una modalita' assai diffusa: l'uso del peperoncino piccante, spezzato fresco ..."


Oltre a Cala Lenta, segnalo un sito che mi sembra comunque competente: trabocchi.it

Pignoleria (mica tanto)

Sabato 9 settembre, il Corriere della Sera riporta a pagina 14 un articolo di Angelo Frenda su un'intervista di Mentana a D'Alema.
Il titolo dell'articolo e': "Rai, ho detto la verita'. Santoro? Politicamente corretto"

Sono incuriosito e leggo l'articolo (che potete trovare qui)
Ad un certo punto si trova scritto:

"Sulla Rai poi (D'Alema) chiarisce: "Michele Santoro mi ha attaccato su Mimun? Ah, e' diventato anche politically correct..." ..."

Vediamo di fare l'analisi logica.

Mi sembra, ma posso sbagliare, che D'Alema stia ironizzando su Santoro, nel qual caso diventa incomprensibile il titolo dell'articolo ("Santoro? Politically correct").

Se invece se mi sbagliassi (ossia D'Alema ritiene Santoro politically correct), ma facessi i conti con la memoria, vediamo come il Garante per le telecomunicazione si espresse in merito al programma televisivo "Raggio Verde", diretto da Santoro, con il comunicato stampa del 12 aprile 2001:

"La Commissione Servizi e Prodotti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha oggi adottato la propria decisione in ordine agli esposti presentati per conto di Forza Italia dall'on. Silvio Berlusconi e dal sen. Massimo Baldini nei confronti del programma "Raggio Verde", trasmesso su RaiDue il 6 aprile scorso con la conduzione del giornalista Michele Santoro.
(...)
La Commissione peraltro ha accertato una violazione della disciplina, posta dalla legge e dal regolamento della Commissione di Vigilanza, in tema di informazione con riguardo ai principi della parità di trattamento, di obiettività, di completezza e di imparzialità, da attuarsi in modo particolarmente rigoroso nei periodi di campagna elettorale.
La Rai, pertanto, dovrà uniformarsi a quanto previsto dall'articolo 10, comma 5 della legge sulla par condicio, ripristinando la completezza e l'imparzialità dell'informazione nella prossima puntata utile di "Raggio Verde", con la prevalente partecipazione di esponenti designati dal movimento politico Forza Italia.
Napoli, 12 aprile 2001".

Morale (o sommo Prezzolini, mi sembra di scrivere una banalita', ma quanto vorrei che lo fosse!!).
I giornali vanno letti con attenzione ed e' sempre necessario leggere tutto l'articolo e approfondire gli argomenti prima di citarlo, perche' altrimenti, anche nelle discussioni piu' semplici, si rischia di basare le proprie supposizioni su contesti o fatti poco chiari.

Bush Doctrine

Vale la pena leggere l'articolo di Podhoretz "Is the Bush Doctrine Dead?" sul sito del Commentary Magazine.

"I feel almost as confident in predicting that, three or four decades into the future, and after the inevitable missteps and reversals, there will come a President who, like Reagan in relation to Truman in World War III, will bring World War IV to a victorious end by building on the noble doctrine that George W. Bush promulgated when that war first began."

Wednesday, September 06, 2006

Se.....

Cosa sarebbe accaduto se l'avesse fatto Silvio.

- Dichiarare che le pensioni sarebbero state "toccate": capitalista senza scrupoli, porta il paese alla guerra civile (che i sindacati gli avrebbero gia' dichiarato).

- Partecipare alla missione in Libano: guerrafondaio, amico dell'America e di Bush.

- Farsi fotografare sottobraccio ad Olmert: filoisraeliano, nemico dei palestinesi.

- Parlare di avvicendamenti alla Rai: deve piazzare i suoi uomini e favorire Mediaset.

- Salutare Condi con un "bye bye": ma chi si crede di essere, fa il latin lover.

Tuesday, September 05, 2006

Dopo la prima.

Il commento di Repubblica dopo la prima di Aronofsky alla Mostra del Cinema di Venezia.

Piccole proposte.

Ritengo esista un solo modo per riformare il paese.
Far governare il paese da chi ha a cuore il paese.
Studiare le modalita' scientifiche di impossibilita' di perseguire qualsiasi interesse personale ove il concetto di interesse personale non e' quello comunemente inteso per criticare l'Amor nostro.
L'interesse nazionale deve prevalere su quello personale, il popolo deve appassionarsi di politica, cioe' del modo con cui si governano le risorse del paese, con cui si assume un ruolo internazionale, con cui si istruiscono i cittadini, con cui si riforma la sanita' ...
Ma come puo' l'interesse nazionale prevalere su quello personale? ("And so, my fellow Americans, ask not what your country can do for you; ask what you can do for your country.")

Per riuscire nello scopo, bisognerebbe forse spogliare l'arte di governare dagli orpelli economici accessori e di poteri collaterali che nulla hanno a che fare con la conduzione del bonus pater familias.
Altrimenti non si focalizza mai il problema.
E' la magistratura che interferisce con la politica? Oppure e' la politica che, a causa del suo attuale status, e' geneticamente troppo esposta nei confronti della magistrura?
E' il sistema politico ad essere schiavo dei poteri economici? Oppure e' il sistema economico che non riesce a svilupparsi a causa di aridita' politica?
Fino alle discussioni del bar: "Il governo di centro destra e' pessimo", "Con il governo di centro sinistra e' peggio" e, dopo tanti ripensamenti, finisce che l'alternativa migliore potrebbe essere quella che non si puo' dire, pur rifiutandomi di pensare quasi aprioristicamente ad una soluzione dittatoriale.

Ritengo invece, a rischio di essere tacciato di semplicismo e qualunquismo, che occorranno regole semplici, tali per cui nessuno possa meravigliarsi e organizzare girotondi se anche SB dovesse tornare ad essere il presidente del Consiglio.
Con il tempo, e' il popolo che deve tornare ad acquisire coscienza del paese, a capirci qualcosa, ad essere protagonista del proprio futuro e dei propri interessi, senza pensare di poter demandare a pochi (quell'intellighenzia che ci e' tanto invisa) le magnifiche sorti e progressive.
E speriamo di non scomodare Prezzolini.
(Dal "Codice della vita italiana":
"26. I ministri non sono scelti perché persone competenti nell'agricoltura, nei lavori pubblici, nelle finanze, nelle poste e telegrafi, bensì perché piemontesi, liguri, lombardi, toscani, siciliani, abruzzesi, o perché appartenenti al gruppo a, b, c. (...)".
"27. Il valore degli incarichi non corrisponde sempre alla realtà. Molto spesso il piantone conta più del colonnello, l'usciere ne sa più del ministro, il segretario può quello che il cardinale non osa, e così via. Nelle piazze e nei salotti la conoscenza di questo " annuario segreto " delle potenze, forma uno dei punti indispensabili per poter fare carriera. Rivolgersi al principale senza passare per la succursale, è uno dei più comuni errori di tutti i novizi della vita italiana.".
"29. L'uomo politico in Italia è uomo avvocato. Il dire niente in molte parole è stata sempre la prima qualità degli uomini politici; che se hanno sommato il dire niente al parlare fiorito, hanno raggiunto la perfezione."
"38. In Italia nove decimi delle relazioni sociali e politiche non sono regolate da leggi, contratti o parole date. Si fondano sopra accomodamenti pratici ai quali si arriva mediante qualche discorso vago. una strizzatina d'occhio e il tacito lasciar fare fino a un certo punto. Questo genere di relazioni si chiama compromesso. Non ci sono mai situazioni nette tra marito e moglie, tra compratore e venditore, tra governo e opposizione, tra ladri e pubblica sicurezza, tra Quirinale e Vaticano.")

Queste che vado ad elencare sono quindi semplici ipotesi, non rappresentate in ordine di importanza, che ovviamente necessiterebbero di approfondimenti, tagli, perfezionamenti, arricchimenti, rivisitazioni, ma che, a mio parere, rappresentano le principali cause del disamore degli italiani nei confronti della "cosa pubblica".
L'idea di fondo e' che nessuna possa avere piu' l'alibi per dire "I don't care about it".

Un primo ostacolo e' rappresentato dalla retribuzione della classe politica.
Una volta eletti, i politici (regionali, nazionali, comunali, etc.) dovrebbero guadagnare lo stesso stipendio del lavoro che svolgono abitualmente (insegnante, medico, postino, etc.).
Elimineremmo una quota di candidati attratti dal guadagno riveniente dalla carica e, soprattutto, smetteremmo di fornire un alibi a molti cittadini che non sono piu' appassionati di politica "perche' i politici pensano solo al loro tornaconto".
Le variazioni nella loro retribuzione, eventuali premi o bonus che costoro si meritano, potrebbero essere decise con referendum a maggioranza semplice, fatta ovviamente eccezione per gli adeguamenti all'inflazione.
L'opposizione al "si spenderebbe di piu'" e' a mio avviso fuori luogo; non stiamo parlando di tetti di spesa o di ridistribuzione della ricchezza, bensi' di abitudine ed educazione all'amministrazione dello stato, all'avere a cuore la cosa pubblica.

Un secondo elemento potrebbe riguardare la scelta dei ministri.
I politici eletti in Parlamento oppure in Consiglio Regionale non possono rivestire anche il ruolo, rispettivamente, di ministro o assessore, a meno di casi particolari per i quali e' necessaria l'approvazione a maggioranza qualificata.
Ai politici e' demandata invece la scelta dei ministri su basi induscusse di competenza e professionalita', su basi meritocratiche predefinite e acclarate; ai politici e' demandato inoltre il controllo sull'operato dei ministri.
Con questo metodo non toccherebbe piu' dover vedere il ministro dell'istruzione occuparsi di lavori pubblici dopo un rimpasto e passare quindi alle pari opportunita' nella successiva legislatura.

Un terzo aspetto concerne le riforme approvate dalla legislatura immediatamente precedente.
Non e' pensabile che riforme sostanziali che hanno comportato impegno e modifiche sostanziali (mi riferisco ad istruzione, sanita', mercato del lavoro, etc.) possano essere continuamente azzerate dal governo successivo se di parte avversa.
E' necessario garantire una continuita' temporale, magari almeno 5 anni, per valutare tangibilmente gli effetti delle modifiche apportate.
Potrebbe essere compito del nuovo ministro verificare periodicamente i risultati della precedente riforma istruendo commissioni, analizzando i dati univocamente prodotti da istituti nazionali (Censis, Istat, etc.), richiedendo pareri ad altri ministri europei competenti in materia.
I parametri analitici dovrebbero essere stabiliti a monte, preventivamente e per tutte le materie.
A titolo meramente esemplificativo, l'occupazione si valuta attraverso parametri standard predefiniti quali: livello di occupazione, numero di contratti a tempo indeterminato, numero e motivazione dei licenziamenti per giusta causa, etc.

Un quarto elemento affronta il tema delle regole di indipendenza tra politica e nomine.
Sarebbero fuori legge lo spoils system e il manuale Cencelli.
I dirigenti ed il CdA delle imprese a maggioranza statale (Rai, Trenitalia, Alitalia, etc.) dovrebbero essere prescelti sulla base di criteri meritocratici indiscussi, avere un durata predefinita. I componenti non dovrebbero variare in corrispondenza dell'insediamento di un nuovo governo (vedi C.J. Mimun) e la loro rimozione sarebbe soggetta a regole che prevedono la valutazione di parametri (economici, finanziari, qualitativi, etc.) predefiniti, da parte di commissioni di professionisti esperti in materia, una sorta di commissioni di vigilanza estratte a sorte tra i segmenti di popolazione con certe caratteristiche (un po' come le giurie popolari americane, pero' qualificate e con strumenti adeguati).

Il quinto elemento e' rappresentato dalla proliferazione delle sigle sindacali.
Poiche' l'interesse del lavoratore e', in linea di massima, oggettivamente individuabile (salvaguardia della salute, orari di lavoro accettabili, evitare lo sfruttamento, adeguamento della retribuzione, godimento delle ferie, etc.), non e' pensabile accettare l'esistenza di otto, dieci o quindici raggruppamenti sindacati che spesso non risultano tra l'altro in accordo tra loro.
Una commissione di esperti, individuata dal Ministero del Lavoro (magari avente compoisizione tale da garantire ampia pertinenza, quindi composta da giuslavoristi, operai, etc.), dovra' verificare ed aggiornare i parametri standard (con personalizzazioni in funzione del settore) da sottoporre a periodica verifica.
Auditor independenti, prescelti dal Ministero e pagati dall'imprenditore, verificheranno periodicamente lo stato del lavoro nelle imprese, nello stesso modo in cui lo Stato, tramite la Guardia di Finanzia, accerta l'adeguatezza della contribuzione fiscale.

Il sesto elemento riguarda l'introduzione dei dazi.
Non e' possibile che sullo stesso mercato si introducano merci prodotte con presupposti differenti. E' chiaro che manca la competitivita'.
E' necessario quindi garantire un "common level playfield".
Come posso vendere a 10 soldi un prodotto se spendo 20 soldi per tutelare i diritti dei lavoratori pagando ferie, permessi, malattia, contributi per figli a carico, etc...?
E' ovvio che chi ne se infischia di queste regole, puo' produrre sostendendo un costo di 2 soldi e rivendendo a 5 soldi.
Bene, quando arrivano in Europa, o quantomeno in Italia, alle merci straniere andra' applicato un mark up derivante dalla differenza tra il costo della merce stessa e la media del prezzo del prodotto al pubblico per segmento di appartenenza (per esempio: automobile di piccola cilindrata, ove piccola cilindrata si intende tra 600 e 1000 cc., con i seguenti optional, ..., avente i seguenti risultati nei crash test, con consumo di carburante pari a..., con livello di inquinamento pari a...).

Settimo elemento: combattere l'evasione fiscale.
Un passaggio decisivo presuppone l'eliminazione della carta moneta e l'introduzione della sola moneta elettronica. In questo modo tutte le transazioni sarebbero indirizzate su un circuito telematico e quindi registrate.
In qualche modo, per rendere l'idea, si pensi ad una evoluzione del pagobancomat, ossia transazioni in tempo reale, pero' senza la necessita' di digitare un codice, in quanto il riconoscimento dell'utente potrebbe avvenire attraverso un microchip direttamente inserito nella carta, distribuita solo dallo Stato.
L'assenza del codice gioverebbe alle persone anziane che non sarebbero costrette a ricordarlo. Ogni cittadino dovrebbe essere dotato quindi di una carta elettronica con la quale effettuare tutti i pagamenti presso qualsiasi esercizio commerciale (dal pane, alla benzina, alle sigarette), esibendola se necessario unitamente ad un documento di riconoscimento.

Ottavo elemento: semplificazione della burocrazia e riduzione del numero di enti.
E' necessario informatizzare il sistema burocratico.
La richiesta di una carta di identita' o di uno stato di famiglia dovrebbe essere accessibile attraverso uno sportello automatico, tramite una tessere elettronica che permette di effettuare operazioni e ne addebita automaticamente il costo su un conto corrente. Gli enti in sovrannumero, ossia quasi tutti, dovrebbero essere eliminati.

Monday, September 04, 2006

Pedavena.

From: info@birreriapedavena.info
To: letsfindthebar@yahoo.com
Subject: Si riparte!

Ci siamo lasciati con questa affermazione e con la precedente e-mail dell'evento: la partecipazione da parte di tutti è stata davvero straordinaria. Grazie!

Dopo i festeggiamenti abbiamo lavorato sodo: dai 20 dipendenti con cui abbiamo iniziato abbiamo raggiunto anche giornate con 30 persone, richiamate momentaneamente al lavoro dalla cassa integrazione per fare in modo di mettere a punto e produrre la migliore birra Pedavena, proprio come una volta!

Una birra lager Bionda a Bassa Fermentazione Super Premium, con un Grado Alcolico di 5%, con un gusto pieno ed aromatico, un colore chiaro giallo paglierino, caratterizzato da una nota luppolata e da un'armoniosa rotondità e pienezza. La schiuma è persistente e compatta, è da servire a circa 7 gradi.

Dove assaggiarla e trovarla? Chiedi, chiedi e chiedi ancora, ovunque sei, in un supermercato, in un bar, in un ristorante, etc. "UNA BIRRA PEDAVENA, GRAZIE", fai in modo, per favore, che anche le persone di tua conoscenza possano farlo, se hai la possibilità facci sapere dove ed a chi l'hai richiesta a info@birrapedavena.it, solo così e grazie al supporto che ci hai sempre dato potremo finalmente dire: si riparte!

A presto.

Mostra del Cinema di Venezia.

Oggi proiezione del film "The Fountain" di Aronofsky alla Mostra del Cinema di Venezia.

"Scritta da Aronofsky in collaborazione con lo scienziato Ari Handel e ambientata in tre diversi periodi storici, la vicenda spazia dal XVI secolo ai giorni nostri per proiettarsi nel XXVI. Tre storie nelle quali l'amore si intreccia alla ricerca dell'albero della vita e della fonte dell'eterna giovinezza"
Da "Domenica" de Ilsole24ore di ieri.

Friday, September 01, 2006

Ora il faro e' la Spagna.

Ecco la segnalazione dell'articolo di Panorama del 31 agosto sulla cucina spagnola: "Cibo colto e di culto. Ora il faro e' la Spagna", a pagina 120 e seguenti, a cura di Roberta Schira.

"Grazie a maestro geniale e ad alcuni eventi importanti, Catalogna e Paesi Baschi oggi dettano la linea in fatto di gusto. Ma non erano Francia e Italia i paesi da imitare?"

Segnala, oltre a tante altre cose gia' presenti su Letsfindthebar:
- Lo Mejor de la Gastronomia, quattro giorni di food immersion a San Sebastian.
- Arzak, Ruscalleda, J. M. Alija, Santamaria, Berasategui.
- www.alimentacioiciencia.org
- Guide culinaire di Auguste Escoffier, "pietra miliare della gastronomia universale".
- L'autobiografia di Paul Bocuse, "Le feu sacre'", www.glenatlivres.com
- "Grand livre de cuisine" di Alain Ducasse.
- Pascal Barbot, cuoco del 2005 secondo la guida GaultMillau
- www.alpeadriacooking.it
- Davide Oldani, Ettore Bocchia, Massimo Bottura.
- Il fratello di Ferran Adria', Albert, "ha aperto da poco Inopia, un bar de tapas a Barcellona. Ferran ci va, mangia e paga il conto".

Data room.

A pagina 3 del Corriere della Sera di ieri, nella sezione "Confronti", a corredo degli articoli riguardanti la Legge Finanziaria, si legge finalmente con chiarezza che le retribuzioni (2,9%) sono cresciute piu' dell'inflazione (2,2%).

"Inflazione. A luglio l'aumento dei prezzi al consumo in Italia e' stato del 2,2% rispetto all'anno prima. (...) Nello stesso periodo l'inflazione media in Europa e' stata del 2,4%."

"Retribuzioni. Tra giugno 2005 e giugno 2006 gli stipendi in Italia sono cresciuti in media piu' che in Europa. L'aumento e' stato del 2,9% (...). Nella Ue la media delle retribuzioni ha subito un incremento del 2,2%."


Quindi, come scrivevo nel post del 27 luglio "retribuzioni contrattuali orarie battono inflazione 2,9% a 2,3%".

Inoltre i dati sono migliori della media europea. E lo sfascio di qualche mese fa?

Skeptics...

Monday, August 28, 2006

Lavoro, guadagno. Pago, pretendo.

E questi sono gli importi che oggi guadagnano.

http://www.consiglio.regione.abruzzo.it/presidenza/INDENNITA.htm

1 mln €

(vedi post su Legge Regionale e Panorama).

Gli assessori regionali sono 40.
L'aumento sembrerebbe quantificabile in circa 2.000 € al mese a capoccia.
Totale: circa 1 mln di Euro all'anno.

Niente sono, ma qualcosa sono.

La legge regionale.

Quella citata al precedente post e' la legge 8 giugno 2006, n. 16: "Disposizioni di adeguamento normativo per il funzionamento delle strutture e per la razionalizzazione della finanza regionale al fine di concorrere alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica", pubblicata nel B.U. Abruzzo 21 giugno 2006, n. 35.

Ecco il link: http://leggi.regione.abruzzo.it/leggireg/2006/l016.htm

Qualche commento si puo' leggere anche all'indirizzo www.emiciclo.it (sito web dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale dell'Abruzzo), alle date del:

- 20 luglio 2006, da parte di Mario Amicone, UDC: "In relazione all’aumento delle somme a disposizione dei Consiglieri regionali che non ammontano a 1.500/00 Euro ma – ripeto – a 2.400/00 €uro annuncio il mio voto favorevole all’emendamento sostitutivo appena verrà presentato dalla maggioranza che lo ha proposto inizialmente (...)";

- 12 e 17 luglio 2006, da parte di Giuseppe Tagliente, FI: "L’abrogazione dell’aumento dell’indennità dei Consiglieri regionali sta diventando una stucchevole pantomima" – questo il commento di Giuseppe Tagliente, Consigliere regionale di Forza Italia, in riferimento al contestatissimo aumento dell’indennità consiliare per spese di rappresentanza, previsto dalla l.r. 16/2006. "Pertanto – precisa Tagliente, che era assente alla seduta di Consiglio nella quale fu approvato il provvedimento - ho già ufficialmente comunicato al Presidente del Consiglio regionale la mia personale rinuncia.".

Panorama.

Tra i vari articoli interessanti di Panorama di questa settimana, che con calma segnalero' (per esempio quello sui cuochi spagnoli), c'e' una breve a pagina 23, intitolata "Regioni allegre":

"L'abruzzo non taglia gli stipendi d'oro.
Alla ripresa dei lavori in settembre il consiglio regionale abruzzese dovrebbe finalmente votare una legge che cancelli quella approvata diversi mesi fa, grazie alla quale lo stipendio di ciascun consigliere veniva aumentato di 2.160 euro al mese e veniva istituito un "sottosegretario" alla presidenza della regione (...)"

The label collector.

Nicola segnala Etichettando.

Saturday, August 26, 2006

Pranzo.

Da Gino, a Sulmona.

Zuppa di patate, carote, sedano, cipolla, pomodoro.
Agnello alla brace.
Formaggi (caciocavallo di Agnone, pecorino di Scanno, pecorino di Farindola, etc.)
Fichi, uva, cocomero.
Illuminati, montepulciano.
Passito di Pantelleria.

Wednesday, August 23, 2006

Pranzo.

Da Carmine, con Massimo.

Insalata di porcini. Insalata di ovuli.
Gnocchetti con castrato.
Sfoglia con crema.
Cerasuolo Cerano.

Monday, August 21, 2006

Di tutto un po'.

1. Auguri a Sofia.

2. Pranzo da Gino, a Sulmona. Zuppa di orzo, farro e ceci; agnello (agnello) alla brace; Masciarelli montepulciano 2004. Si mangia bene.

3. Sagra dell'agnello (agnello) a Cansano.

4. Pranzo e cena alla Scarpetta di Venere, a Campo di Giove. Tagliatelle al sugo di agnello (agnello) per pranzo; agnello (agnello) alla brace per cena. Vino Inferi, montepulciano.

5. Cena a L'antica fonte, a Campo di Giove. Agnello alla brace. Vino della Cantina Tollo.

6. Inserto del Sole di domenica 6 agosto. Da leggere "Rapiti dalla cattura" a pag. 40; articolo di Marco Carminati su "La cattura di Cristo" di Caravaggio (vedi post del Bandito di agosto 2005).

7. Pare che si possa ricominciare a leggere il Corriere della Sera: pubblicati alcuni articoli di pensatori liberal e, udite udite, domenica 20 agosto, a pagina 9, lettera di Furio Colombo e Antonio Polito sulla questione mediorientale e la guerra Israle - Libano. Quasi quasi sembra scritta dall'Elefante... incredibile.

Un paio di passaggi:

"Mentre Israele ha accettato il ritiro e l'ha avviato, Hezbollah accetta solo la parte della risoluzione che prevede il ritiro israeliano, e dichiara invece "futile" la parte che riguarda il suo disarmo. Nel frattempo prosegue il riarmo, col contrabbando di armi che ieri ha provocato il raid di Israele e che rischia di affondare la gia' fragile tregua."

"Il disarmo del "partito di Dio" non e' solo un favore che si fa ad Israele, e' un favore che si fa alla pace in Medio Oriente".

Niente male.

8. Da leggere, sempre, Magdi Allam.

9. Da leggere sul Foglio, sabato 19 a pagina 3, i due articoli: "Guardate che cosa non avete visto della guerra libanese" e "Guardate che cosa continuano a far vedere della guerra libanese" con quattro foto ideologiche da vedere per stare in guardia ("soffici peluche senza un granello di polvere che spuntano dalle macerie del quartiere Hezbollah...").
Uno stralcio dal primo: "A fronte delle centinaia di scatti di soldati israeliani, non c'e' una sola fotografia di un miliziano sciita in combattimento. Non ci sono immagini dei corpi, ne' delle postazioni distrutte, ne' dei loro bunker e dei veicoli che usano... L'unico filmato di un hezbollah in movimento e' quello di un deputato a braccetto con il ministro D'Alema".

10. Il Sole-24 Ore di lunedi' 14 agosto, a pagina 5: "In vacanza un italiano su tre" (stiamo parlando del sole mese di agosto, attenzione).
+ 2 milioni i vacanzieri rispetto al 2005, 18.8 milioni di persone, 17 miliardi di euro come giro d'affari stimato... ma non eravamo un paese in crisi, profonda crisi... mah.

11. Ora ci daranno il comando della missione Onu in Libano. Qualcuno dira' per il prestigio dell'Italia, qualcuno dira' perche' la Francia se n'e' infischiata e mandera' 200 uomini. E ora avanti a discutere per settimane sulle regole d'ingaggio mentre li' i libanesi, con armi considerate gia' vecchie all'epoca della guerra dei 6 giorni, vanno a schierarsi. Nel frattempo il petrolio iraniano e la Siria riforniscono di armi Hezbollah. Poi arrivamo noi. E che andiamo a fare? Non vogliamo tirare un colpo, non vogliamo disarmare Hezbollah... e a che servono i soldati? Per gli aiuti umanitari basta la Croce Rossa. Altrimenti gli sciiti vedono soldati e rischiamo i 300 morti americani e francesi del 1983.

12. Quindi ne consegue che D'Alema non lo sopporto piu'. Ci andasse lui a quelle condizioni.

13. Qualche giorno fa, tra il 16 e il 18, non mi ricordo, editoriale sul Foglio in merito all'outing di Gunther Grass sul suo passato giovanile nelle SS. In sintesi, lui e Dario Fo, invece di continuare a dire male degli degli americani, si ricordino che furono proprio gli americani a liberarci dal nazismo e fascismo per permettere a Grass e a Fo di poter scrivere liberamente male degli americani.

14. Gunny segnala afuegolento.com, rivista gastronomica digital, e la cena nella loro mangiatoia.

Friday, August 04, 2006

Riviste futuriste.

Arengario.

Libri.

Libreria Ferraguti.

Molteplici opere di inizio secolo: Papini, Pannunzio (il padre era un avvocato abruzzese), D'Annunzio.
Nella sezione "Vetrina", fascicoli della rivista "Illustrazione abruzzese - Serie II".

Cene.

Ieri sera.
Osteria Medaglie d'Oro, a Milano.
Penne alla messinese e birretta.
Si mangia discretamente e si spende poco.
E' lo stesso dove ho cenato con Gini il venerdi' della vostra ultima gita milanese, prima del tuo arrivo.
________

Mi sono dimenticato di postare la cena di mercoledi' sera (2 agosto).
Osteria Le langhe, Milano, Corso Como.
Culatello di Zibello.
Rigatoni pomodoro e basilico.
Appese alle pareti, riproduzioni delle copertine de "La rivista".
Piano di sotto ristorante, piano di sopra un'insalateria molto fornita.

Statisti.

"Iran e Siria devono fare la loro parte"(dal sito dell'AGI) - Roma, 27 lug.

"Iran e Siria "devono essere parte della ricerca di una soluzione" alla crisi mediorientale, "invece che parte di un problema". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, davanti alle Commissioni esteri di Camera e Senato, riunite in seduta congiunta a Palazzo Madama."


E quindi Mahmud Ahmadinejad raccoglie e indica la via per la pace in Medio Oriente: «Il rimedio al conflitto? Eliminare Israele» (dal sito del Corriere on line, 4 agosto).

Tuesday, August 01, 2006

Cena.

Dogana del buongusto, via Molino delle Armi, Milano.

Cortese assaggino pre antipasto: prosciutto di sauris e albicocca.
Piatto di affettati (culatello, mortadella, salame, lardo).
Bruschette con pomodoro, alici, fiori di cappero.
Trofie con rucola e pinoli.
Montepulciano Masciarelli, 2003.

Pranzo.

Da Peck.
Risotto agli asparagi.
Crostata al limone.

Ragionando sulle democrazie.

Sto leggendo "Cambiare regime", di Rocca.
I temi trattati (l'evoluzione delle democrazie nel mondo, gli stati dittatoriali, etc.) mi inducono a riflettere e cercare elementi storici che, da un punto di vista logico, non posso esere conciliabili con una posizione "antiamericana", se non pregiudizievole.
Ecco alcuni brevi cenni / spunti.

1.
Se l'America non fosse una democrazia liberale, sarebbe un paradosso l'emigrazione massiva che l'ha raggiunta nel corso degli ultimi 150 anni (circa 5 milioni gli italiani emigrati nel periodo 1876 - 1976).
Il ragionamento successivo e' complementare: perche' costoro non si sono diretti verso la nazione che avrebbe dovuto rappresentare il caposaldo dei diritti dei lavoratori, ossia l'Unione Sovietica?

2.
Se l'America non fosse una democrazia liberale, come avrebbe potuto concedere ad un italiano con la faccia da italiano (Fiorello La Guardia, "widely regarded as one of the best mayors in New York City history") la possibilita' di governare la loro citta' simbolo per 12 anni, durante gli anni difficili della Grande Depressione?

Ps. Solo per contestualizzare, il periodo e' la prima meta' del secolo scorso (1933-1945), cioe' il periodo, come scrive Gian Antonio Stella, in cui "gli albanesi eravamo noi".
Pps. Gli americani sono notoriamente molto patriottici.


3.
E noi italiani, uniti e patriottici solo quando vinciamo i mondiali di calcio, siamo cosi' liberali e maturi da non cadere dalla sedia al pensiero che un immigrato albanese, tunisino, algerino, maghrebino (regolare e se capace, s'intende) possa governare Roma o Milano?
Siamo pronti a questo pensiero o impallidiamo?
Siamo veramente liberal oppure, in tutta sincerita', dobbiamo ancora completare (dopo 50 e passa anni) quel percorso democratico che faticosamente sta avviando l'Iraq?
Ci pensiamo mai al cammino che abbiamo cominciato nel 1943, e abbiamo continuato nel 1946, andando alle elezioni con i marines nelle strade, proprio come a Baghdad?

Fonti (che sono riportate perche' altrimenti si parla di luoghi comuni e perche', se uno legge i dati, magari poi si interroga).
- L'emigrazione italiana
- NYC Mayors
- L'orda

Aronofsky.

The fountain.

In rete c'e' anche un blog.

Pittore scultore futurista.

"Dal 6 ottobre 2006 al 7 gennaio 2007 le sale di Palazzo Reale a Milano ospiteranno una mostra dedicata alla figura di Umberto Boccioni, artista tra i più noti del futurismo italiano, profondamente legato al capoluogo lombardo in cui ha vissuto e intensamente lavorato e di cui ha saputo interpretare la modernità e l’imponente sviluppo urbano e industriale del primo Novecento."

"... circa settanta tra dipinti, disegni e sculture...".

Dal sito del Comune di Milano.

Monday, July 31, 2006

Rotture.

Gini: "Oh, oh, che questi sono gli ultimi giorni, sta a spingere con la testa, lo sai che vuol dire, che si possono rompere le acque".
Bandito: "Basta che non si rompono le birre".

Solita risata sfiatatissima.

Friday, July 28, 2006

Ricchi o poveri.

Oggi l'Istat ha pubblicato i dati sui prezzi al consumo (vedi post di ieri su contratti collettivi e retribuzioni).

"Sulla base dei dati pervenuti, l’Istituto nazionale di statistica stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), relativo al mese di luglio 2006, presenti una variazione di più 0,3 per cento rispetto al mese di giugno 2006 e una variazione di più 2,2 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente."

Quindi, rettifico rispetto al post di ieri: aumento delle retribuzioni batte inflazione 2,9% a 2,2%.
Questo e' un fatto.
E' ipocrita dire che il precedente governo non abbia contribuito, per la maggior parte...

Thursday, July 27, 2006

Contratti collettivi, retribuzioni contrattuali e conflitti di lavoro.

Dal sito dell'Istat, comunicato diffuso oggi:

"Nel mese di giugno 2006 l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, con base dicembre 2000=100, è risultato pari a 115,8, con una variazione di più 0,3 per cento rispetto al mese precedente e con un incremento del 2,9 per cento rispetto a giugno 2005. L’aumento registrato nel periodo gennaio-giugno 2006, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, è del 2,6 per cento."

Questa era l'Italia allo sfascio da cui Berlusconi doveva stare lontano?

Inoltre, dal comunicato Istat del 14 luglio 2006, relativo all'Indice dei prezzi al consumo, si evince che nel periodo maggio 2005 - maggio 2006 l'inflazione e' aumentata del 2,3 % (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività comprensivo dei tabacchi).

Quindi, retribuzioni contrattuali orarie battono inflazione 2,9% a 2,3% (domani c'e' il nuovo comunicato sull'IPC).

Non sara' un granche', anzi sicuramente c'e' da fare. Pero' non e' lo sfascio.

Segnalo che in America (dati dal sito del Bureau Economic Analysis, www.bea.gov), la "Compensation of employees, received" nel periodo dicembre 2005 - maggio 2006 (quindi 6 mesi) e' aumentata della stessa misura che in Italia, ossia 2,6% (6 mesi, periodo gennaio - giugno 2006).

Wednesday, July 26, 2006

Un vero idler

Winston Churcill

Formula.

Nel caso si voglia testare la formula per misurare il "beer goggles" (vedi post sotto), e' bene sapere a quanto ammonta una unita' di alcool.

Ecco la risposta dal sito del Dipartimento della salute inglese.

"What is a unit of alcohol?

A unit of alcohol is 10ml of pure alcohol. Counting units of alcohol can help us to keep track of the amount we're drinking. The list below shows the number of units of alcohol in common drinks:


- A pint of ordinary strength lager (Carling Black Label, Fosters): 2 units
- A pint of strong lager (Stella Artois, Kronenbourg 1664): 3 units
- A pint of ordinary bitter (John Smith's, Boddingtons): 2 units
- A pint of best bitter (Fuller's ESB, Young's Special): 3 units
- A pint of ordinary strength cider (Woodpecker): 2 units
- A pint of strong cider (Dry Blackthorn, Strongbow): 3 units
- A 175ml glass of red or white wine: around 2 units
- A pub measure of spirits: 1 unit
- An alcopop (eg Smirnoff Ice, Bacardi Breezer, WKD, Reef): around 1.5 units
"


Aggiungiamo una nota seria (sempre dalla stessa fonte):

"The Department of Health advises that men should not drink more than 3 - 4 units of alcohol per day, and women should drink no more than 2 - 3 units of alcohol per day. After an episode of heavy drinking it is advisable to refrain from drinking for 48 hours to allow your body to recover. This is a short term measure and people whose pattern of drinking places them at significant risk should seek professional advice. Such breaks are not required on health grounds for people drinking within the recommended benchmarks above (...)"

Beer goggles.

"Beer goggles" e' la dizione seria del famoso e triviale detto (che qui ho edulcorato): "Piu' bevi e piu' ti sembra carina".
Per dimostrare che la teoria ha fondamento scientifico, sono stati effettuati diversi esperimenti.

La BBC, che sembra essere particolarmente attenta al tema, ne riporta due in altrettanti articoli dedicati:

- Articolo del 2002; riporta che gli "Academics in Scotland" hanno fatto bere (per fini scientifici, s'intende) gli studenti della Glasgow University, quindi hanno mostrato loro 120 foto a colori di studenti e studentesse (di eta' compresa tra 18 e 26 anni) della St Andrews University (che erano astemi, o bruttini, altrimenti non si capisce il perche' della scelta). Quindi "Half of the students had drunk up to four units of alcohol, equivalent to a maximum of around two pints of lager or two-and-a-half glasses of wine"... leggi i risultati...

- Articolo del 2005; in questo articolo viene addirittura riportata una formula per misurare il fenomeno "beer goggles": la formula e' stata elaborata dai ricercatori dell'Universita' di Manchester, a seguito di un'analisi commissionata da Bausch & Lomb PureVision!
"For example, someone with normal vision, who has consumed five pints of beer and views a person 1.5 metres away in a fairly smoky and poorly lit room, will score 55, which means they would suffer from a moderate beer goggle effect."

Anche noi come Camillo.

Generatore di slogan

I'm a Secret Let's Find The Bar Drinker

Pranzo.

Da Platti, a Torino.

Associazioni di categoria.

Questa -> A.I.B.E.S. ci sta a cuore.

Minimalismo.

Articolo interessante sull'inserto Domenica (23 luglio), de Ilsole24ore.

A pagina 44, nella sezione architettura, "Tutta la potenza della normalita'".
L'articolo, di Alberto Bassi, parla del "design senza aggettivi": l'oggetto anonimo, il prodotto semplice ed efficace (la bottiglietta del Campari, l'accendino Bic, la bottiglia del latte, ...).

I libri segnalati:
- Humble masterpiece. 100 every day marvels of design, Thames & Hudson, Paola Antonelli
- 999 Phaidon Design Classics
- Super Normal, Lars Muller, curato da Jasper Morrison e Naoto Fukusawa

Tuesday, July 25, 2006

Agnello, agnello (poesia).

Se metto, non mette, scusa.

Sunday, July 23, 2006

La paranza.

Ieri sera, cena al ristorante La Paranza (a Pescara, lungomare Matteotti) con Gini, Gunny e Nicola.

Antipasti misti: crudo, seppie e piselli, polipo in aceto balsamico, cozze e vongole, ...
Primi: risotto ai frutti di mare, rigatoni agli scampi
Secondi: guazzetto, grigliata

Wednesday, July 19, 2006

Poesia

Fa caldo.
Non c'e' vento.
Il mare e' una tavola.
E chiavat'la 'mbaccia.

Tuesday, July 18, 2006

Cena

Cena al ristorante Mare Nostrum, Torino.
Antipasti misti: asparagi di mare e alici fritti in pastella, polpettine di tonno, crostini di sgombro, cannolicchi gratinati, ...
Tagliolini con alici crude appena spadellate.
Zabaione con fichi.
Birra Moretti.
Moscato di Pantelleria, Tanit ("La dea Tanit e' talvolta detta "Madre", ma piu' spesso "Signora" o "Volto di Baal" a indicare il suo stretto legame con il compagno divino Baal Hammon. La coppia divina, venerata in tutti i centri punici d’occidente, era inoltre la principale destinataria dei rituali che si svolgevano nel santuario punico detto tofet". Da: Sergio Ribichini, Le credenze e la vita religiosa: AA.VV., I Fenici, Milano: Bompiani, 1988).

Recuperi di competitivita'

L'Istat, con un comunicato diffuso in data 11 luglio 2006, afferma che "l'indice della produzione industriale con base 2000=100 e' risultato pari a 106,8 con un aumento del 2,9 per cento rispetto a maggio 2005, allorche' risulto' uguale a 103,8. Nel confronto tra il periodo gennaio-maggio 2006 ed il corrispondente periodo del 2005,l’indice ha presentato un aumento dell’1,8 per cento"

Si fanno miracoli in due mesi....

Boccioni

Domenica 16 luglio, sull'inserto Domenica de Ilsole24ore, due pagine su Boccioni. Ritrovati disegni inediti. Uno di questi, raffigurante un soldato nell'atto di lanciarsi contro il nemico, e' movimento puro.

Coccodrillo

E' morto Mickey Spillane, creatore del detective Mike Hammer

Monday, July 17, 2006

Cena

Cena al ristorante Mare Nostrum, Torino.
Cortese assaggino preantipasto: bocconcino di palamito con pomodorini a pezzetti e listelle di peperoni.
Bavette con sugo di gallinella di mare.
Dentice all'acqua rossa, al cartoccio (pomodorini san marzano, capperi, olive taggiasche, rosmarino, basilico).
Panna cotta con fragole e caramello.
Birra Moretti.
Vino sacramentale.
Don Pedro Ximenez, dolce, 2004.
 
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