Monday, September 28, 2009

P.s. (post scriptum)

Ma Obama ha detto che non escludera' alcuna opzione contro l'Iran?

Era Obama? Non era GW, giusto? Ditemi chi era!

Gaddino

Ma non e' triste che Gad si chieda se a 70 anni si ami stare a cena con belle donne?

Analisi politiche, analisi economiche, l'Iran che minaccia l'atomica, ..., ma noi niente...

Noi a chiederci se Silvio, quando passa una bella donna, possa pensare oppure dire: "Che bella gnocca!".

John Dickson Carr

Splendida scoperta.
Atmosfere e delitti come in Van Dine o Conan Doyle.
Maestro nei delitti della camera chiusa.

Il romanzo "Le tre bare" e' magnifico.
Nello stile del giallo logico, o deduttivo, il libro contiene anche gli schemi che illustrano la conformazione della stanza del dottor Grimaud (ossia il morto).

Carr gioca con il lettore, anzi forse lo sfida, fornendogli tutti gli elementi del delitto.
Per confonderlo oppure per mettergli di fronte una soluzione che al dottor Fell appare man mano sempre piu' chiara, mentre ai due occhi che seguono avidamente le righe sembra impossibile da trovare.

Chapeau.

ps.
Sembra che lo scrittore francese Paul Halter (contemporaneo) ricordi molto J.D. Carr. Cercheremo suoi libri.

Wednesday, September 23, 2009

The young SMQ

Visto in dvd "Gli occhi del testimone" (aka: "Rapina alla $t. Louis Bank"), con un giovanissimo Steve McQueen, che in bianco e nero ricorda vagamente Valentino Rossi.

Le vicende del film, abbastanza stereotipate, di certo non emozionano, ne' fornisce spunti la presenza dei veri poliziotti e bancari.

Povero SMQ, allora 28enne!

Monday, September 14, 2009

La Banda

Visto in dvd il filma "La banda", diretto da Eran Kolirin, vincitore di diversi premi cinematografici.

Molti i messaggi interessanti.

Il primo sicuramente e' che eventi imprevisti possono condurre a mutamenti involontari delle convinzioni che regolano il tran tran quotidiano ed i rapporti con il mondo.

Anche se apparentemente insignificanti, alcuni sguardi, domande, sensazioni, portano a riflessioni profonde, che - se accolte - conducono a riconsiderare le idee anche radicate o ataviche che ci portiamo dietro.

L'altro elemento, piu' ovvio, e' il segnale che arabi e israeliani possono convivere quotidianamente, a dispetto delle faziosita' politiche o degli estremismi.

Significativa la t-shirt indossata da uno dei protagonisti israeliani (si intravede appena): un aereo dell'ONU lancia aiuti umanitari al confine tra Israele e Palestina, ma purtroppo la mira e' decisamente storta e il pacco finisce nella terra di nessuno, cosicche' ne' israeliani ne' arabi possono usufruirne. Forse la vicenda e' indicativa di come considerino l'ONU da quelle parti.

Thursday, September 10, 2009

Cacopardo

Terminata la lettura de "L'endiadi del dottor Agro'", di Domenico Cacopardo.

Felice l'intuizione del romanzo nel romanzo.

Troppo breve la parte finale, con assenza sostanziale del filone investigativo relativo al duplice omicidio del Rovini e della sua compagna.

In alcuni casi, la narrazione pare un filo troppo dettagliata, con eccessiva esposizione di dettagli tecnici relativi agli aspetti burocratici dell'inchiesta.

La figura di Agro', sebbene cosi' altisonante da comparire anche nel titolo, e' invece appena accennata.
Questa scelta fa perdere - probabilmente - qualche spunto interessante alla narrazione in quanto, come ben si sa, nei romanzi gialli l'investigatore assume importanza centrale (da Marlowe fino a Montalbano e Carvalho).
D'altro canto, la scelta puo' apparire sensata se si teme che il lettore - come spesso accade - sia portato piu' a seguire le gesta dell'investigatore che non l'inchiesta in se stessa.

Scabrosa la nota finale, con consegna al notaio del nome della persona reale che puo' aver ispirato uno dei personaggi del racconto.

Discretamente divertente nel complesso.

Monday, September 07, 2009

Domenica cine letteraria

Dopo aver completato la serie di Hoke Moseley, mi mancava la scrittura di Charles Willeford.
Quindi ho scovato - tra gli acquisti recenti - il libello "La macchina in corsia 11" (titolo originale: The Machine in Ward Eleven).
50 pagine di un racconto ospadaliero, drammatico e psicologico piu' che thriller, che mette a nudo la mente devastata ed il trattamento senza attenzione che veniva rivolto a coloro che - qualche decennio fa - avevano problemi mentali apparentemente seri.
Fa riflettere.
Ed e' pazzesco come l'elettroshock sia consderato ancora oggi un trattamento terapeutico.

Per sollevarmi, ci voleva Harry Callaghan, Harry la Carogna.
Quindi, in sequenza, 4 ore cinematografiche di proiezione: "Cielo di piombo, ispettore Callaghan", poi "Coraggio... fatti ammazzare".
Nella vita di Callaghan, non c'e' spazio per nulla che non sia il suo lavoro.
Niente mogli o fidanzate, nessun vizio conosciuto (se non la sua pistola), manca perfino uno spaccato sulla sua vita fuori dal lavoro (non si vede mai Callaghan nel suo appartamento, oppure durante il tempo libero, magari cucinare qualcosa in casa, oppure ... insomma proprio niente).
Un vero duro, con un senso dell'ironia spiccato.

"E' suo questo cane?"
"Perche'? Lo vuole?"

Wednesday, September 02, 2009

Augusto De Angelis

In dirittura d'arrivo nella lettura de "L'Albergo delle Tre Rose".

Piacevole, un pochino cervellotico, ma senza grandi colpi di azione, a parte gli omicidi ripetuti.

D'altra parte, l'assenza di azione e' tipica nei romanzi che si basano sul cosiddetto "enigma (o delitto) della camera chiusa".

In questo caso, invero, si tratta di un albergo, anziche' di una camera, ma il principio non e' dissimile.

Vedremo quale sara' il colpo di scena che permettera' di scoprire l'arcano.

Il Commissario De Vincenzi, comunque, e' sempre all'altezza; i suoi collaboratori non altrettanto.
 
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