Thursday, April 27, 2006

Condanne, efficaci...

11 marzo 2006.
Episodi di violenta guerriglia tra autonomi e polizia per manifestare contro un corteo, autorizzato, di Fiamma Tricolore.
Corriere on line: "Netta la condanna degli episodi da parte di Romano Prodi insieme all'invito a non strumentalizzare l'evento: «Condanniamo duramente queste forme di violenza, non appartengono al nostro concetto di democrazia e di civilta'», ha detto il leader dell'Unione. Piero Fassino si e' recato in questura di Milano per portare la propria solidarieta' alle forze dell'ordine e ha parlato di «episodi di teppismo politico che non hanno alcuna giustificazione e che devono essere condannati nel modo piu' assoluto e risoluto da tutti»."

25 aprile 2006.
Bandiere israeliane bruciate a Milano durante la manifestazione per la commemorazione della liberazione.
Rainews24 on line: "«Condanna durissima, durissima, durissima». Scandisce con rabbia Romano Prodi per le bandiere israeliane bruciate ieri a Milano durante la manifestazione per il 25 aprile."


Il medesimo atteggiamento si sta tenendo con Ahmadinejad.
Dure, nette condanne per proliferazione nucleare dell'Iran ed i continui richiami all'antisemitismo.
Per inciso, nonostante tutto, l'Iran e' vicepresidente della Commissione delle Nazioni Unite sul disarmo: "In other business, the following delegations were elected as Vice-chairpersons, by acclamation: Chile, Uruguay and Iran."
(10 aprile 2006, UN General Assembly DC/3017, Disarmament Commission - 2006 Substantive Session - 269th & 270th Meetings; fonte).

Mi chiedo: quali commenti seguiranno dopo che (speriamo mai) l'Iran avra' sganciato la sua bombetta?
Parole?
Inutili "dure e nette condanne"?

Provo a scrivere il commento che spero di non dover mai leggere:
"Deprechiamo nella maniera piu' assoluta l'azione del governo iraniano. Le Nazioni Unite hanno fatto il possibile perche' fossero realizzati interventi per evitare questa esclation di tensione. Non e' questo il momento di strumentalizzare l'accaduto. Gli Stati Uniti hanno tuttavia una responsabilita' evidente nell'inasprimento delle relazioni."

Suona bene.
You bet!

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