Un uomo e una donna.
All’inizio. Lui sicuro, sereno, forte. Lei donna.
Le Dunhill KingSize da 20mg sono antibiotici del dolore. Si consumano senza rispetto, avvolgono le dita come Penelope e sua tela con Ulisse.
Ulisse Grant. L’Ulisse di Joyce.
Ulisse e’ un uomo solo. Contro il destino. Vuole tornare.
Di notte resiste, al dolore, alla violenza dei sensi, e’ piu’ possente delle sirene, onde che travolgono la vita. Non lo spossano, lo fortificano.
Ma di giorno.
Di giorno e’ accecato dal sole dell’esistenza.
Il calore freddo del vortice dei pensieri forma l’immagine di una donna, coscientemente niente per la sua anima, irrazionalmente immancabile.
Ancora solo, solo si ancora a qualcosa che non trova.
Cosi’ vaga tra gli interstizi del dolore, scoprendo anfratti bui della mente, dubbi e magre consolazioni, quelle che fortificano il vagabondo come un caffe’ di terza categoria dentro un bicchiere di carta, New York o Berlino che sia.
Ossia niente, il vago e silenzioso odore notturno della deriva, che anticipa, perche’ sensibile, la vita che si risveglia di mattina.
Ma e’ notte, incolore, e non puo’ godore dei veri sapori della vita mattutina che si sveglia, fluente tra i capelli delle donne pettinate per bene, tra i sorrisi davanti al bar ripulito dalle scorie della vita notturna, quando irreale ti coglie l’ansia di vuoto che riparte con il motore freddo, senza rispetto per i pensieri buoni.
Tutto e’ spazzatura fuori, perche’ vale la morale eterna del vincitore e del vinto.
Noi sappiamo tutto questo, altrimenti non ci faremmo cogliere da questi pensieri.
Li conosciamo, sappiamo intenderli e analizzarli, scientemente.
Quello che manca, dileguato tra i cordoni della borsa della notte, e’ il matrimonio che sentimento e ragione rifiutano.
Litigano, si accapigliano, fino a sfinirsi.
Questo porta alla notte ed all’eterno rimpianto di dolore senza suture.
Mesi di contorsioni, di finte, di fugaci gioie, di sguardi voraci, di tenera compresione, di amplessi tetri senza baci.
La mattina lo smarrimento, la sera la vertigine, la notte la perversione.
E un filo di amore.
Gridato, soffocato, riverso senza forze sul pavimento della vita, sollevato boccheggiante con un massaggio cardiaco per sopravvivere ancora una notte.
E poi torna buio.
Le Dunhill King Size bruciano senza sosta.
Ma controluce, il fumo azzurro dipana l’arcobaleno.
Speranza ragione disperazione abbandono gioia.
Solo ad una di voi l’arbitro di tante scazzottate alzera’ la mano.
Intanto le Dunhill King Size bruciano senza sosta.
E’ notte, com’e’ giusto che sia, ora.
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