Da non credere!
Dalla rubrica "Il dubbio", di Piero Ostellino, sul Corsera di sabato 21 luglio, a pagina 30.
"...
Ora, ditemi voi che differenza c'e' fra il pigro ciniscmo degli "operatori orizzontali" del Tribunale, di chi tutela la privacy dei ladri di auto, del ferroviere che confessa di non trovare il locomotore e il freddo cinismo di Prodi che trascina se stesso, il governo e il Paese al disastro, negoziando sistematicamente al ribasso ogni parvenza di riforma. Nessuna differenza. Ciascuno di costoro, compreso il capo del governo, sta al suo posto non per assolvere al meglio la propria funzione, ma per restarci. Il suo ruolo e' fine a se stesso. Invocare, da parte di Prodi, un minimo di dignita' di leader, consigliandogli di non protrarre questa sua triste agonia e di andarsene, come ormai lo incitano molti sia dalle pagine dei giornali sia nelle aule del Parlamento, non ha alcun senso. Prodi non e' un leader politico che ha perso il consenso dei suoi elettori e di parte dei suoi stessi alleati e che ne dovrebbe trarre le conseguenze. E' il sensale di un mercato delle vacche che difende il proprio potere personale. Presiede il governo come presiedeva l'IRI.
..."
Affondo decisamente pesante, eheh...
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment