Visto in dvd "Il mistero della camera gialla", di Bruno Podalydès (2003).
Il film ripercorre il romanzo di Leroux in misura discretamente fedele, ad eccezione di alcune licenze (per esempio, il modo in cui Rouletabille e Sainclair si procurano le pistole, oppure le invenzioni del dottor Stangerson, ovvero l'eta' di Rouletabille).
A mio avviso viene tralasciato un unico elemento importante, ossia il furto e la restituzione dei libri del dottor Stangerson.
Da notare, in particolare:
- la caratterizzazione sopra le righe di alcuni personaggi (non t'aspetti un guardiacaccia indiano!);
- il sense of humor che pervade il film (in alcuni momenti sembra trasparire un omaggio alle caratterizzazioni di Louis de Funès);
- la dedica ad Alain Resnais;
- l'eccellente inserimento della tecnicalita' del mimetismo (non citata pero' nel libro) che richiede il rispetto dei principi contenuti nell'acronimo FOMEC BLOT (Forme, Ombre, Mouvement, Eclat, Couleur e poi Bruit, Lumière, Odeur, Trace; la traduzione italiana e' quindi: forma, ombra, movimento, riflesso, colore, e poi rumore, luce, odore, traccia).
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