In dirittura d'arrivo nella lettura de "L'Albergo delle Tre Rose".
Piacevole, un pochino cervellotico, ma senza grandi colpi di azione, a parte gli omicidi ripetuti.
D'altra parte, l'assenza di azione e' tipica nei romanzi che si basano sul cosiddetto "enigma (o delitto) della camera chiusa".
In questo caso, invero, si tratta di un albergo, anziche' di una camera, ma il principio non e' dissimile.
Vedremo quale sara' il colpo di scena che permettera' di scoprire l'arcano.
Il Commissario De Vincenzi, comunque, e' sempre all'altezza; i suoi collaboratori non altrettanto.
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