E questi sono gli importi che oggi guadagnano.
http://www.consiglio.regione.abruzzo.it/presidenza/INDENNITA.htm
Highway: I hate social functions.
Choozoo: You're gonna love it. Your presence has been requested at the M.A.O. Commanders' open house full military dress.
H: Piss on that.
C: You will be there Gunnery Sergeant Thomas Highway. Stand tall, look sharp and wear all your ribbon so that people can see a dumb fucking hero who isn't bleeding to death.
H: Let's find the bar.
Monday, August 28, 2006
1 mln €
(vedi post su Legge Regionale e Panorama).
Gli assessori regionali sono 40.
L'aumento sembrerebbe quantificabile in circa 2.000 € al mese a capoccia.
Totale: circa 1 mln di Euro all'anno.
Niente sono, ma qualcosa sono.
Gli assessori regionali sono 40.
L'aumento sembrerebbe quantificabile in circa 2.000 € al mese a capoccia.
Totale: circa 1 mln di Euro all'anno.
Niente sono, ma qualcosa sono.
La legge regionale.
Quella citata al precedente post e' la legge 8 giugno 2006, n. 16: "Disposizioni di adeguamento normativo per il funzionamento delle strutture e per la razionalizzazione della finanza regionale al fine di concorrere alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica", pubblicata nel B.U. Abruzzo 21 giugno 2006, n. 35.
Ecco il link: http://leggi.regione.abruzzo.it/leggireg/2006/l016.htm
Qualche commento si puo' leggere anche all'indirizzo www.emiciclo.it (sito web dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale dell'Abruzzo), alle date del:
- 20 luglio 2006, da parte di Mario Amicone, UDC: "In relazione all’aumento delle somme a disposizione dei Consiglieri regionali che non ammontano a 1.500/00 Euro ma – ripeto – a 2.400/00 €uro annuncio il mio voto favorevole all’emendamento sostitutivo appena verrà presentato dalla maggioranza che lo ha proposto inizialmente (...)";
- 12 e 17 luglio 2006, da parte di Giuseppe Tagliente, FI: "L’abrogazione dell’aumento dell’indennità dei Consiglieri regionali sta diventando una stucchevole pantomima" – questo il commento di Giuseppe Tagliente, Consigliere regionale di Forza Italia, in riferimento al contestatissimo aumento dell’indennità consiliare per spese di rappresentanza, previsto dalla l.r. 16/2006. "Pertanto – precisa Tagliente, che era assente alla seduta di Consiglio nella quale fu approvato il provvedimento - ho già ufficialmente comunicato al Presidente del Consiglio regionale la mia personale rinuncia.".
Ecco il link: http://leggi.regione.abruzzo.it/leggireg/2006/l016.htm
Qualche commento si puo' leggere anche all'indirizzo www.emiciclo.it (sito web dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale dell'Abruzzo), alle date del:
- 20 luglio 2006, da parte di Mario Amicone, UDC: "In relazione all’aumento delle somme a disposizione dei Consiglieri regionali che non ammontano a 1.500/00 Euro ma – ripeto – a 2.400/00 €uro annuncio il mio voto favorevole all’emendamento sostitutivo appena verrà presentato dalla maggioranza che lo ha proposto inizialmente (...)";
- 12 e 17 luglio 2006, da parte di Giuseppe Tagliente, FI: "L’abrogazione dell’aumento dell’indennità dei Consiglieri regionali sta diventando una stucchevole pantomima" – questo il commento di Giuseppe Tagliente, Consigliere regionale di Forza Italia, in riferimento al contestatissimo aumento dell’indennità consiliare per spese di rappresentanza, previsto dalla l.r. 16/2006. "Pertanto – precisa Tagliente, che era assente alla seduta di Consiglio nella quale fu approvato il provvedimento - ho già ufficialmente comunicato al Presidente del Consiglio regionale la mia personale rinuncia.".
Panorama.
Tra i vari articoli interessanti di Panorama di questa settimana, che con calma segnalero' (per esempio quello sui cuochi spagnoli), c'e' una breve a pagina 23, intitolata "Regioni allegre":
"L'abruzzo non taglia gli stipendi d'oro.
Alla ripresa dei lavori in settembre il consiglio regionale abruzzese dovrebbe finalmente votare una legge che cancelli quella approvata diversi mesi fa, grazie alla quale lo stipendio di ciascun consigliere veniva aumentato di 2.160 euro al mese e veniva istituito un "sottosegretario" alla presidenza della regione (...)"
"L'abruzzo non taglia gli stipendi d'oro.
Alla ripresa dei lavori in settembre il consiglio regionale abruzzese dovrebbe finalmente votare una legge che cancelli quella approvata diversi mesi fa, grazie alla quale lo stipendio di ciascun consigliere veniva aumentato di 2.160 euro al mese e veniva istituito un "sottosegretario" alla presidenza della regione (...)"
Saturday, August 26, 2006
Pranzo.
Da Gino, a Sulmona.
Zuppa di patate, carote, sedano, cipolla, pomodoro.
Agnello alla brace.
Formaggi (caciocavallo di Agnone, pecorino di Scanno, pecorino di Farindola, etc.)
Fichi, uva, cocomero.
Illuminati, montepulciano.
Passito di Pantelleria.
Zuppa di patate, carote, sedano, cipolla, pomodoro.
Agnello alla brace.
Formaggi (caciocavallo di Agnone, pecorino di Scanno, pecorino di Farindola, etc.)
Fichi, uva, cocomero.
Illuminati, montepulciano.
Passito di Pantelleria.
Wednesday, August 23, 2006
Pranzo.
Da Carmine, con Massimo.
Insalata di porcini. Insalata di ovuli.
Gnocchetti con castrato.
Sfoglia con crema.
Cerasuolo Cerano.
Insalata di porcini. Insalata di ovuli.
Gnocchetti con castrato.
Sfoglia con crema.
Cerasuolo Cerano.
Monday, August 21, 2006
Di tutto un po'.
1. Auguri a Sofia.
2. Pranzo da Gino, a Sulmona. Zuppa di orzo, farro e ceci; agnello (agnello) alla brace; Masciarelli montepulciano 2004. Si mangia bene.
3. Sagra dell'agnello (agnello) a Cansano.
4. Pranzo e cena alla Scarpetta di Venere, a Campo di Giove. Tagliatelle al sugo di agnello (agnello) per pranzo; agnello (agnello) alla brace per cena. Vino Inferi, montepulciano.
5. Cena a L'antica fonte, a Campo di Giove. Agnello alla brace. Vino della Cantina Tollo.
6. Inserto del Sole di domenica 6 agosto. Da leggere "Rapiti dalla cattura" a pag. 40; articolo di Marco Carminati su "La cattura di Cristo" di Caravaggio (vedi post del Bandito di agosto 2005).
7. Pare che si possa ricominciare a leggere il Corriere della Sera: pubblicati alcuni articoli di pensatori liberal e, udite udite, domenica 20 agosto, a pagina 9, lettera di Furio Colombo e Antonio Polito sulla questione mediorientale e la guerra Israle - Libano. Quasi quasi sembra scritta dall'Elefante... incredibile.
Un paio di passaggi:
"Mentre Israele ha accettato il ritiro e l'ha avviato, Hezbollah accetta solo la parte della risoluzione che prevede il ritiro israeliano, e dichiara invece "futile" la parte che riguarda il suo disarmo. Nel frattempo prosegue il riarmo, col contrabbando di armi che ieri ha provocato il raid di Israele e che rischia di affondare la gia' fragile tregua."
"Il disarmo del "partito di Dio" non e' solo un favore che si fa ad Israele, e' un favore che si fa alla pace in Medio Oriente".
Niente male.
8. Da leggere, sempre, Magdi Allam.
9. Da leggere sul Foglio, sabato 19 a pagina 3, i due articoli: "Guardate che cosa non avete visto della guerra libanese" e "Guardate che cosa continuano a far vedere della guerra libanese" con quattro foto ideologiche da vedere per stare in guardia ("soffici peluche senza un granello di polvere che spuntano dalle macerie del quartiere Hezbollah...").
Uno stralcio dal primo: "A fronte delle centinaia di scatti di soldati israeliani, non c'e' una sola fotografia di un miliziano sciita in combattimento. Non ci sono immagini dei corpi, ne' delle postazioni distrutte, ne' dei loro bunker e dei veicoli che usano... L'unico filmato di un hezbollah in movimento e' quello di un deputato a braccetto con il ministro D'Alema".
10. Il Sole-24 Ore di lunedi' 14 agosto, a pagina 5: "In vacanza un italiano su tre" (stiamo parlando del sole mese di agosto, attenzione).
+ 2 milioni i vacanzieri rispetto al 2005, 18.8 milioni di persone, 17 miliardi di euro come giro d'affari stimato... ma non eravamo un paese in crisi, profonda crisi... mah.
11. Ora ci daranno il comando della missione Onu in Libano. Qualcuno dira' per il prestigio dell'Italia, qualcuno dira' perche' la Francia se n'e' infischiata e mandera' 200 uomini. E ora avanti a discutere per settimane sulle regole d'ingaggio mentre li' i libanesi, con armi considerate gia' vecchie all'epoca della guerra dei 6 giorni, vanno a schierarsi. Nel frattempo il petrolio iraniano e la Siria riforniscono di armi Hezbollah. Poi arrivamo noi. E che andiamo a fare? Non vogliamo tirare un colpo, non vogliamo disarmare Hezbollah... e a che servono i soldati? Per gli aiuti umanitari basta la Croce Rossa. Altrimenti gli sciiti vedono soldati e rischiamo i 300 morti americani e francesi del 1983.
12. Quindi ne consegue che D'Alema non lo sopporto piu'. Ci andasse lui a quelle condizioni.
13. Qualche giorno fa, tra il 16 e il 18, non mi ricordo, editoriale sul Foglio in merito all'outing di Gunther Grass sul suo passato giovanile nelle SS. In sintesi, lui e Dario Fo, invece di continuare a dire male degli degli americani, si ricordino che furono proprio gli americani a liberarci dal nazismo e fascismo per permettere a Grass e a Fo di poter scrivere liberamente male degli americani.
14. Gunny segnala afuegolento.com, rivista gastronomica digital, e la cena nella loro mangiatoia.
2. Pranzo da Gino, a Sulmona. Zuppa di orzo, farro e ceci; agnello (agnello) alla brace; Masciarelli montepulciano 2004. Si mangia bene.
3. Sagra dell'agnello (agnello) a Cansano.
4. Pranzo e cena alla Scarpetta di Venere, a Campo di Giove. Tagliatelle al sugo di agnello (agnello) per pranzo; agnello (agnello) alla brace per cena. Vino Inferi, montepulciano.
5. Cena a L'antica fonte, a Campo di Giove. Agnello alla brace. Vino della Cantina Tollo.
6. Inserto del Sole di domenica 6 agosto. Da leggere "Rapiti dalla cattura" a pag. 40; articolo di Marco Carminati su "La cattura di Cristo" di Caravaggio (vedi post del Bandito di agosto 2005).
7. Pare che si possa ricominciare a leggere il Corriere della Sera: pubblicati alcuni articoli di pensatori liberal e, udite udite, domenica 20 agosto, a pagina 9, lettera di Furio Colombo e Antonio Polito sulla questione mediorientale e la guerra Israle - Libano. Quasi quasi sembra scritta dall'Elefante... incredibile.
Un paio di passaggi:
"Mentre Israele ha accettato il ritiro e l'ha avviato, Hezbollah accetta solo la parte della risoluzione che prevede il ritiro israeliano, e dichiara invece "futile" la parte che riguarda il suo disarmo. Nel frattempo prosegue il riarmo, col contrabbando di armi che ieri ha provocato il raid di Israele e che rischia di affondare la gia' fragile tregua."
"Il disarmo del "partito di Dio" non e' solo un favore che si fa ad Israele, e' un favore che si fa alla pace in Medio Oriente".
Niente male.
8. Da leggere, sempre, Magdi Allam.
9. Da leggere sul Foglio, sabato 19 a pagina 3, i due articoli: "Guardate che cosa non avete visto della guerra libanese" e "Guardate che cosa continuano a far vedere della guerra libanese" con quattro foto ideologiche da vedere per stare in guardia ("soffici peluche senza un granello di polvere che spuntano dalle macerie del quartiere Hezbollah...").
Uno stralcio dal primo: "A fronte delle centinaia di scatti di soldati israeliani, non c'e' una sola fotografia di un miliziano sciita in combattimento. Non ci sono immagini dei corpi, ne' delle postazioni distrutte, ne' dei loro bunker e dei veicoli che usano... L'unico filmato di un hezbollah in movimento e' quello di un deputato a braccetto con il ministro D'Alema".
10. Il Sole-24 Ore di lunedi' 14 agosto, a pagina 5: "In vacanza un italiano su tre" (stiamo parlando del sole mese di agosto, attenzione).
+ 2 milioni i vacanzieri rispetto al 2005, 18.8 milioni di persone, 17 miliardi di euro come giro d'affari stimato... ma non eravamo un paese in crisi, profonda crisi... mah.
11. Ora ci daranno il comando della missione Onu in Libano. Qualcuno dira' per il prestigio dell'Italia, qualcuno dira' perche' la Francia se n'e' infischiata e mandera' 200 uomini. E ora avanti a discutere per settimane sulle regole d'ingaggio mentre li' i libanesi, con armi considerate gia' vecchie all'epoca della guerra dei 6 giorni, vanno a schierarsi. Nel frattempo il petrolio iraniano e la Siria riforniscono di armi Hezbollah. Poi arrivamo noi. E che andiamo a fare? Non vogliamo tirare un colpo, non vogliamo disarmare Hezbollah... e a che servono i soldati? Per gli aiuti umanitari basta la Croce Rossa. Altrimenti gli sciiti vedono soldati e rischiamo i 300 morti americani e francesi del 1983.
12. Quindi ne consegue che D'Alema non lo sopporto piu'. Ci andasse lui a quelle condizioni.
13. Qualche giorno fa, tra il 16 e il 18, non mi ricordo, editoriale sul Foglio in merito all'outing di Gunther Grass sul suo passato giovanile nelle SS. In sintesi, lui e Dario Fo, invece di continuare a dire male degli degli americani, si ricordino che furono proprio gli americani a liberarci dal nazismo e fascismo per permettere a Grass e a Fo di poter scrivere liberamente male degli americani.
14. Gunny segnala afuegolento.com, rivista gastronomica digital, e la cena nella loro mangiatoia.
Friday, August 04, 2006
Libri.
Libreria Ferraguti.
Molteplici opere di inizio secolo: Papini, Pannunzio (il padre era un avvocato abruzzese), D'Annunzio.
Nella sezione "Vetrina", fascicoli della rivista "Illustrazione abruzzese - Serie II".
Molteplici opere di inizio secolo: Papini, Pannunzio (il padre era un avvocato abruzzese), D'Annunzio.
Nella sezione "Vetrina", fascicoli della rivista "Illustrazione abruzzese - Serie II".
Cene.
Ieri sera.
Osteria Medaglie d'Oro, a Milano.
Penne alla messinese e birretta.
Si mangia discretamente e si spende poco.
E' lo stesso dove ho cenato con Gini il venerdi' della vostra ultima gita milanese, prima del tuo arrivo.
________
Mi sono dimenticato di postare la cena di mercoledi' sera (2 agosto).
Osteria Le langhe, Milano, Corso Como.
Culatello di Zibello.
Rigatoni pomodoro e basilico.
Appese alle pareti, riproduzioni delle copertine de "La rivista".
Piano di sotto ristorante, piano di sopra un'insalateria molto fornita.
Osteria Medaglie d'Oro, a Milano.
Penne alla messinese e birretta.
Si mangia discretamente e si spende poco.
E' lo stesso dove ho cenato con Gini il venerdi' della vostra ultima gita milanese, prima del tuo arrivo.
________
Mi sono dimenticato di postare la cena di mercoledi' sera (2 agosto).
Osteria Le langhe, Milano, Corso Como.
Culatello di Zibello.
Rigatoni pomodoro e basilico.
Appese alle pareti, riproduzioni delle copertine de "La rivista".
Piano di sotto ristorante, piano di sopra un'insalateria molto fornita.
Statisti.
"Iran e Siria devono fare la loro parte"(dal sito dell'AGI) - Roma, 27 lug.
"Iran e Siria "devono essere parte della ricerca di una soluzione" alla crisi mediorientale, "invece che parte di un problema". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, davanti alle Commissioni esteri di Camera e Senato, riunite in seduta congiunta a Palazzo Madama."
E quindi Mahmud Ahmadinejad raccoglie e indica la via per la pace in Medio Oriente: «Il rimedio al conflitto? Eliminare Israele» (dal sito del Corriere on line, 4 agosto).
"Iran e Siria "devono essere parte della ricerca di una soluzione" alla crisi mediorientale, "invece che parte di un problema". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, davanti alle Commissioni esteri di Camera e Senato, riunite in seduta congiunta a Palazzo Madama."
E quindi Mahmud Ahmadinejad raccoglie e indica la via per la pace in Medio Oriente: «Il rimedio al conflitto? Eliminare Israele» (dal sito del Corriere on line, 4 agosto).
Tuesday, August 01, 2006
Cena.
Dogana del buongusto, via Molino delle Armi, Milano.
Cortese assaggino pre antipasto: prosciutto di sauris e albicocca.
Piatto di affettati (culatello, mortadella, salame, lardo).
Bruschette con pomodoro, alici, fiori di cappero.
Trofie con rucola e pinoli.
Montepulciano Masciarelli, 2003.
Cortese assaggino pre antipasto: prosciutto di sauris e albicocca.
Piatto di affettati (culatello, mortadella, salame, lardo).
Bruschette con pomodoro, alici, fiori di cappero.
Trofie con rucola e pinoli.
Montepulciano Masciarelli, 2003.
Ragionando sulle democrazie.
Sto leggendo "Cambiare regime", di Rocca.
I temi trattati (l'evoluzione delle democrazie nel mondo, gli stati dittatoriali, etc.) mi inducono a riflettere e cercare elementi storici che, da un punto di vista logico, non posso esere conciliabili con una posizione "antiamericana", se non pregiudizievole.
Ecco alcuni brevi cenni / spunti.
1.
Se l'America non fosse una democrazia liberale, sarebbe un paradosso l'emigrazione massiva che l'ha raggiunta nel corso degli ultimi 150 anni (circa 5 milioni gli italiani emigrati nel periodo 1876 - 1976).
Il ragionamento successivo e' complementare: perche' costoro non si sono diretti verso la nazione che avrebbe dovuto rappresentare il caposaldo dei diritti dei lavoratori, ossia l'Unione Sovietica?
2.
Se l'America non fosse una democrazia liberale, come avrebbe potuto concedere ad un italiano con la faccia da italiano (Fiorello La Guardia, "widely regarded as one of the best mayors in New York City history") la possibilita' di governare la loro citta' simbolo per 12 anni, durante gli anni difficili della Grande Depressione?
Ps. Solo per contestualizzare, il periodo e' la prima meta' del secolo scorso (1933-1945), cioe' il periodo, come scrive Gian Antonio Stella, in cui "gli albanesi eravamo noi".
Pps. Gli americani sono notoriamente molto patriottici.
3.
E noi italiani, uniti e patriottici solo quando vinciamo i mondiali di calcio, siamo cosi' liberali e maturi da non cadere dalla sedia al pensiero che un immigrato albanese, tunisino, algerino, maghrebino (regolare e se capace, s'intende) possa governare Roma o Milano?
Siamo pronti a questo pensiero o impallidiamo?
Siamo veramente liberal oppure, in tutta sincerita', dobbiamo ancora completare (dopo 50 e passa anni) quel percorso democratico che faticosamente sta avviando l'Iraq?
Ci pensiamo mai al cammino che abbiamo cominciato nel 1943, e abbiamo continuato nel 1946, andando alle elezioni con i marines nelle strade, proprio come a Baghdad?
Fonti (che sono riportate perche' altrimenti si parla di luoghi comuni e perche', se uno legge i dati, magari poi si interroga).
- L'emigrazione italiana
- NYC Mayors
- L'orda
I temi trattati (l'evoluzione delle democrazie nel mondo, gli stati dittatoriali, etc.) mi inducono a riflettere e cercare elementi storici che, da un punto di vista logico, non posso esere conciliabili con una posizione "antiamericana", se non pregiudizievole.
Ecco alcuni brevi cenni / spunti.
1.
Se l'America non fosse una democrazia liberale, sarebbe un paradosso l'emigrazione massiva che l'ha raggiunta nel corso degli ultimi 150 anni (circa 5 milioni gli italiani emigrati nel periodo 1876 - 1976).
Il ragionamento successivo e' complementare: perche' costoro non si sono diretti verso la nazione che avrebbe dovuto rappresentare il caposaldo dei diritti dei lavoratori, ossia l'Unione Sovietica?
2.
Se l'America non fosse una democrazia liberale, come avrebbe potuto concedere ad un italiano con la faccia da italiano (Fiorello La Guardia, "widely regarded as one of the best mayors in New York City history") la possibilita' di governare la loro citta' simbolo per 12 anni, durante gli anni difficili della Grande Depressione?
Ps. Solo per contestualizzare, il periodo e' la prima meta' del secolo scorso (1933-1945), cioe' il periodo, come scrive Gian Antonio Stella, in cui "gli albanesi eravamo noi".
Pps. Gli americani sono notoriamente molto patriottici.
3.
E noi italiani, uniti e patriottici solo quando vinciamo i mondiali di calcio, siamo cosi' liberali e maturi da non cadere dalla sedia al pensiero che un immigrato albanese, tunisino, algerino, maghrebino (regolare e se capace, s'intende) possa governare Roma o Milano?
Siamo pronti a questo pensiero o impallidiamo?
Siamo veramente liberal oppure, in tutta sincerita', dobbiamo ancora completare (dopo 50 e passa anni) quel percorso democratico che faticosamente sta avviando l'Iraq?
Ci pensiamo mai al cammino che abbiamo cominciato nel 1943, e abbiamo continuato nel 1946, andando alle elezioni con i marines nelle strade, proprio come a Baghdad?
Fonti (che sono riportate perche' altrimenti si parla di luoghi comuni e perche', se uno legge i dati, magari poi si interroga).
- L'emigrazione italiana
- NYC Mayors
- L'orda
Pittore scultore futurista.
"Dal 6 ottobre 2006 al 7 gennaio 2007 le sale di Palazzo Reale a Milano ospiteranno una mostra dedicata alla figura di Umberto Boccioni, artista tra i più noti del futurismo italiano, profondamente legato al capoluogo lombardo in cui ha vissuto e intensamente lavorato e di cui ha saputo interpretare la modernità e l’imponente sviluppo urbano e industriale del primo Novecento."
"... circa settanta tra dipinti, disegni e sculture...".
Dal sito del Comune di Milano.
"... circa settanta tra dipinti, disegni e sculture...".
Dal sito del Comune di Milano.