Tuesday, August 01, 2006

Ragionando sulle democrazie.

Sto leggendo "Cambiare regime", di Rocca.
I temi trattati (l'evoluzione delle democrazie nel mondo, gli stati dittatoriali, etc.) mi inducono a riflettere e cercare elementi storici che, da un punto di vista logico, non posso esere conciliabili con una posizione "antiamericana", se non pregiudizievole.
Ecco alcuni brevi cenni / spunti.

1.
Se l'America non fosse una democrazia liberale, sarebbe un paradosso l'emigrazione massiva che l'ha raggiunta nel corso degli ultimi 150 anni (circa 5 milioni gli italiani emigrati nel periodo 1876 - 1976).
Il ragionamento successivo e' complementare: perche' costoro non si sono diretti verso la nazione che avrebbe dovuto rappresentare il caposaldo dei diritti dei lavoratori, ossia l'Unione Sovietica?

2.
Se l'America non fosse una democrazia liberale, come avrebbe potuto concedere ad un italiano con la faccia da italiano (Fiorello La Guardia, "widely regarded as one of the best mayors in New York City history") la possibilita' di governare la loro citta' simbolo per 12 anni, durante gli anni difficili della Grande Depressione?

Ps. Solo per contestualizzare, il periodo e' la prima meta' del secolo scorso (1933-1945), cioe' il periodo, come scrive Gian Antonio Stella, in cui "gli albanesi eravamo noi".
Pps. Gli americani sono notoriamente molto patriottici.


3.
E noi italiani, uniti e patriottici solo quando vinciamo i mondiali di calcio, siamo cosi' liberali e maturi da non cadere dalla sedia al pensiero che un immigrato albanese, tunisino, algerino, maghrebino (regolare e se capace, s'intende) possa governare Roma o Milano?
Siamo pronti a questo pensiero o impallidiamo?
Siamo veramente liberal oppure, in tutta sincerita', dobbiamo ancora completare (dopo 50 e passa anni) quel percorso democratico che faticosamente sta avviando l'Iraq?
Ci pensiamo mai al cammino che abbiamo cominciato nel 1943, e abbiamo continuato nel 1946, andando alle elezioni con i marines nelle strade, proprio come a Baghdad?

Fonti (che sono riportate perche' altrimenti si parla di luoghi comuni e perche', se uno legge i dati, magari poi si interroga).
- L'emigrazione italiana
- NYC Mayors
- L'orda

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