La storia insegna, a condizione che non sia manipolata.
Quindi cosa ci sta insegnando?
Il superamento delle ideologie.
Durante il secolo scorso, guerre e governi erano giustificate dall’ideologia, qualsiasi essa fosse: destra, sinistra, centro.
Nel mondo moderno, l’ideologia è meno che relativista. Non è più chiamata in causa per giustificare azioni illecite, come la guerra. Nessuno se ne occupa più, degli ideali, in nome dei quali si era pronti anche a sbagliare, ottusi dalla cecità ideologica.
Non c’è neanche capitalismo che tenga, in questo deserto ideologico.
E allora da cosa sono guidate le azioni?
Dal “napoleonismo”. Dall’ego smisurato di voler essere ricordati personalmente, indipendentemente dal costo che ciò implica. Il “napoleonismo” dei potenti è paragonabile all’apparenza - via social - cui il resto dei mortali anela.
La differenza è l’audience: la storia vs i viventi di un frangente.
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