Che starebbe per rugby, nella pronuncia transalpina, in particolare a sud-ovest.
Il libro che parla del "rubì" si chiama "I racconti del rugby", di Henri Garcia, anno 1961, ma per fortuna riedito in italiano di recente da una casa editrice che va incoraggiata, la Possibilia Editore.
Le 12 storie di Garcia sono attualissime, e la narrazione - che prima ti placca sul libro come un pilone e poi ti fa volare come un tre-quarti ala tra le pagine - è il reseconto di quel meraviglioso spaccato del rugby francese di mezzosecoloXX, orgoglioso rivale d'Albione.
Le avventure di Pierre Danos, Robert Soro, Antoine Wisser, Amédée Domenech (il Duca), Michel Vannier, sono da leggendarie, e rappresentano i primordi di una stirpe di giocatori francesi da cui è nato il "rubì" champagne.
Chapeau.
Il libro che parla del "rubì" si chiama "I racconti del rugby", di Henri Garcia, anno 1961, ma per fortuna riedito in italiano di recente da una casa editrice che va incoraggiata, la Possibilia Editore.
Le 12 storie di Garcia sono attualissime, e la narrazione - che prima ti placca sul libro come un pilone e poi ti fa volare come un tre-quarti ala tra le pagine - è il reseconto di quel meraviglioso spaccato del rugby francese di mezzosecoloXX, orgoglioso rivale d'Albione.
Le avventure di Pierre Danos, Robert Soro, Antoine Wisser, Amédée Domenech (il Duca), Michel Vannier, sono da leggendarie, e rappresentano i primordi di una stirpe di giocatori francesi da cui è nato il "rubì" champagne.
Chapeau.
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