Tuesday, January 01, 2013

Prezzolini e Berlinguer

Bisogna leggere entrambi, ed andare oltre i luoghi comuni che li decretano su fazioni contrapposte, perchè sia evidente la loro stessa idea di fondo: l'opinione comune su quella piaga che - da più di un secolo - rovina l'italia (con la i minuscola, perchè così è trattato il Paese), ossia la politica fatta in un certo modo.

Me ne sono accorto (con ritardo purtroppo) leggendo la storica intervista di Scalfari a Berlinguer, da scaturì la mai troppo seguita "questione morale", di assurda e pertinente attualità:

"I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente; idee, ideali, programmi pochi o vaghi; sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune."

Prezzolini, molto tempo prima: "I ministri non sono scelti perchè persone competenti nell'agricoltura, nei lavori pubblici, nelle finanze, nelle poste e telegrafi, bensì perchè piemontesi, liguri, lombardi, toscani, siciliani, abruzzesi; o perchè appartenenti al gruppo a,b,c. Si è ministri non per quel che si è fatto, ma per il dialetto che si capisce, per il gergo parlamentare che si parla."

Adirittura identico il passaggio su corruzione e concussione.
Berlinguer: "Un'autorizzazione amministrative viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti."
Prezzolini: "In Italia non si può ottener nulla per le vie legali, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto, ...".


Segno che le intelligenze e le interpretazioni delle vicissitudini del Paese sono le medesime, ed i mali pure. A 60 anni distanza: 1921 Prezzolini, 1981 Berlinguer.
Possiamo aggiungere altri 30 anni a questa triste storia con le medesima sceneggiatura? C'era una volta in Italia.

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