Tuesday, January 01, 2013

Letteratura sportiva

L'ultima passione:
  • "Lost souls", di Christian Giordano. Dentro quelle pagine, dopo averli scoperti come un tesoro sommerso nell'asfalto, ho fintato, tirato, giocato pick&roll con Earl "the Goat" Manigault che si elevo' sopra Kareem, con Ray Lew che faceva piovere, e con chiunque avesse un posto per un play. La prefazione di Federico Buffa (che per fortuna non si stanca di raccontare storie di perdenti e vincenti, e di istruirci con iperbolici collegamenti prima sconosciuti) recita: "Conosco Lost Souls, perché conosco le lost souls. Se lo state per leggere è perché siete anche voi morbosamente attratti da chi è passato col rosso nella vita. O magari perché – se Dio vuole – le loro storie non si vedono su YouTube e ci costringono ancora a farsi immaginare". No blood no foul.
  • "Gli implaccabili", di Giorgio Cimbrico. Altre storie, regole sportive diverse - 40 punti contro un offload per un compagno a supporto - e lo stesso inestimabile valore di scoperta. Ma la prospettiva è diversa. Questi non si sono mai nascosti, hanno sempre mostrato il petto, non hanno mai preso una scorciatioia.Questi potevano starsene nella bambagia, come il principe Obolensky, ma preferivano fango e placcaggi, e non erano abbastanza. E allora non hanno fatto fatica a trasformali nei proiettili e pallottole di una Grande inutile Guerra.
  • "Props, Piloni", di Francesco Volpe. Un mondo a parte dentro un mondo già molto diverso dalle vicende sportive comuni. La prima linea, la trincea, la guerra. Quelli che trasportano i pianforti per farli suonare dai trequarti. Molti di loro sono passati o si sono formati a L'Aquila. Segno di una terra che insegna quel che gli riesce meglio.

1 comment:

  1. Anonymous9:11 PM

    Grazie infinite, bellissime parole.
    cgiord

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