
Completata la lettura, faticosa, poco scorrevole, con tratti di dissertazione sul tema del doppelgänger.
Insomma, un giallo sì dell'età d'oro, che rispetta i canoni classici nella spiegazione del delitto, ma che se ne distanza perché introduce aspetti psicologici (in particolare dell'universo femminile trattandosi di un'autrice).
Mi rifaro' con JDC.
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