Estratto del Monti-pensiero, espresso in un convegno a Berlino, riportato dal Financial Times:
“Growth requires structural reforms in the form of taking away privileges and rents from practically every category in society,” he added. The problem was that “everybody naturally protects their own constituency”, which made such reforms politically much more difficult.
E che stiamo aspettando?
Stritolali, Mario!
Nella linea del post precedente, si conferma la necessita' di ripensare strutturalmente la politica ed il modo di fare le riforme finanziare, ignorando gli ostacoli posti dalle lobby che impediscono le riforme nella volonta' - ovvero nell'aspettativa, diabolica a questo punto della crisi - di mantenere i privilegi prima definiti e poi acquisiti ingiustamente.
E' una storia nota e trita, quella della politica spendacciona ed affarista: finalmente (ma ahime' bisognerebbe dire purtroppo) la corda e' stata tirata troppo.
Come direbbe un vecchio adagio popolare: "chi cac sott la nev s’scopr", ossia, quando la neve si scioglie, affiora la popo'.
Si son dovuti sciogliere addirittura gli iceberg in questo caso, montagne di ghiaccio a causa di una crisi senza precedenti, ma alla fine la popo' eccola li', fresca. Ma stavolta la neve sciolta non si è portata via anche le orme dei colpevoli del misfatto. Crescera' la cultura civile e sociale di questo paese?
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