Ristorante "Il vitello d'oro".
Cortese assaggino preantipasto, Gazpacho con cetriolo.
Antipasto: zucchine a dadini, seppie, pancetta sottilissima croccante.
Primo: spaghetti con melanzane, gamberi e pomodorini.
Secondo: branzino al forno su letto di polenta delicatissima.
Un paio di bicchieri di Tocai.
Talisker, accompagnato da lingue di gatto.
Si puo' mangiare all'aperto, e sfumacchiare.
E' una citta' in cui si va al ristorante tra le 20.30 e le 21.00, e dopo non arriva piu' nessuno. Per fortuna.
Gli uomini al ristorante in pantaloni avana e camicia a righe (e mangiano, povera Milano, insalatiera d'Italia).
Aperitivo ad orario cristiano, spritz alle 20.00 (a 3 euri) e Corona sgrassante dopo cena (a 4 euri).
Niente zanzare, clima perfetto, 25 gradi, l'umidita' e' sconosciuta.
Citta' pulita, non grande, anzi.
Che gioiello!
(p.s.: unica nota negativa, il piccolo refrigidaire dell'albergo sconta l'aria calda del suo stesso motore, quindi niente last beer).
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