Ieri sera ho visto (dvd) "I banchieri di Dio".
E' sicuramente difficile concentrare anni di misteri in due ore e 8 minuti, ma sarebbe stato piu' utile focalizzare qualche aspetto particolare anziche' proporre una scorribanda di ruoli, luoghi, nomi, mandanti, prestanomi e protagonisti veri.
Invece la trama - che riflette probabilmente la poca chiarezza degli intrecci politici e finanziari - insiste nel voler proporre un quinquennio di storie torbide che si accavallano, introducendo una gran quantita' di visi senza spiegarne il ruolo, non formulando ipotesi di alcun genere, ma neanche domande.
L'ho trovato insomma un minestrone troppo ricco, che maschera con il numero elevato di ingredienti un brodo poco saporito.
Tassan Din, Sindona, Pazienza, Carboni, Marcinkus, Andreotti, Gelli, Casaroli, IOR, Banco Ambrosiano, Panama, armi, dittature, Nassau, Ortolani, lotta per il Corsera, Massoneria, Servizi, Brigate Rosse, ...
L'unica tra le poche cose apprezzabili e' non mostrare mai il volto del Santo Padre, per rispetto.
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