Ho visto in dvd "Nella valle di Elah".
Tommy Lee Jones (Hank Deerfield) e' quasi all'altezza di Clint, ma se quel ruolo fosse stato interpretato da Clint staremmo qui a parlare di capolavoro.
Anche Charlize Theron è brava, ma soprattutto carina.
Non credo che il film sia antimilitarista o contro l'amministrazione Bush, come qualche critico ha affermato; penso piuttosto che sia una critica alla nuova societa' americana, quella degli ultimi anni in cui non si crede più alla mamma, Dio e la torta di mele.
Penso sia un film fortemente patriottico invece, di richiesta d'aiuto (a Dio?) per far capire ai giovani cosa significa il prossimo, il sacrificio, la serieta', l'aiuto e - perche' no - fare la guerra.
Non si puo' fare la guerra con un telefonino in mano, quasi fossimo su Facebook o Twitter, e non si puo' tirare dritto con il blindato se un bambino attraversa la strada perche' potrebbe essere un kamikaze.
Forse c'e' anche un velato richiamo e rimprovero alla generazione dei padri, in grado di non ascoltare i figli, e non aiutarli a prendere le decisioni giuste. Ma anche i padri sono in difficolta' e fanno fatica ad orientarsi in una societa' profondamente mutata.
Ed infatti, come dice Tommy Lee Jones sbagliandosi, non si ammazza uno con cui hai rischiato la pelle in guerra.
Non e' piu' cosi'.
Fine dei valori, fine della gloria, inizio del nulla, inizio della fine.
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