Monday, May 18, 2009

Paris

Weekend parigino.

Gin Tonic e Mohito all'Harry's New York Bar, al 5 di Rue Daunou.
E' il posto in cui si dilettavano alcoolicamente Hemingway e Scott Fitzgerald.
Famosa l'inserzione sull'Herald Tribune (dal 1924) con cui si suggeriva ai turisti americani l'indirizzo da comunicare al tassita per recarsi all'Harry's: "Tell the taxi driver Sank Roo Doe Noo", che pronunciato in inglese viene fuori "senc ru denu", ossia al 5 di Rue Daunou.
Eccezionale anche lo specchio dietro al bancone, con due mosche disegnate che si chiedono: "Are you an IBF?", dove IBF sta per "International Bar Fly", gioco di parole tra "Fly" (Mosca) e "Barfly" (Persona che passa molto tempo al bar), come il titolo del romanzo di Bukowski.

Cena al ristoranteL'AOC, rinomato per la ricerca degli ingredienti.
Ho preso come entree un piatto di "Jambon de truie des pyrénées de Ramon Arrosagaraï", poi agnello, quindi tortino con cioccolato Valrhona.
Da bere: Coteaux du Vendômois, Domaine Patrice Colin, "Vieilles vignes", annata 2006.
Oltre all'ottimo cibo e vino, da segnalare bicchieri Riedel, coltelli Laguiole, i tavoli con le fessure per infilare le tovagliette, e una bellissima cantinetta in vista.
Ecco le foto.





















Tra i posti visitati, una pinta ristoratrice all'irish pub Kitty O'Shea's, dietro Place Vendome.
Oltre all'ottima spillatura, da segnalare i pistacchi in barattolo!

















Altro abbinamento divertente, a Montmartre, dietro la basilica del Sacre Coeur.
Quale abbinamento? Notare attentamente la foto di seguito.






















Doverosa visita al Louvre ed al Museo d'Orsay, dove ho finalmente visto uno dei miei quadri preferiti, l'Angelus di Millet.
Impressionante dal vivo (al Louvre) anche il San Sebastiano di Mantegna.


Overlook finale al 2° piano della Tour Eiffel.

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