Friday, May 08, 2009

Canali irrigui

14 “form”, ossia canali di acque irrigue nell’hinterland sulmonese


forma chiort'
→ lett. “forma storta”; si diramava all'altezza del Ponte Nuovo – dal Fiume Gizio (strada per Pettorano) – e serviva l'irrigazione nella zona delle Cavate



forma rann
→ lett. "forma grande"; era il canale irriguo principale. Si diramava da Ponte Nuovo (o cascata dell'acqua) ed attraversava da ovest ad est tutto il territorio agricolo sulmonese, all'altezza dell'inizio del Colle Savente fino alle Marane, passando per il "Pont' dij canal" (Ponte dei Canali). Dalla Forma Rann si diramavano, a pettine, i vari canali irrigui o forme secondarie: form' d'citta', forma fut', form d'la sauc', piopp e turrett, form d'lla curnacchiol', etc.(vedi).



form d’citta’
→ lett. "forma di citta'", originava dalla "forma rann" (vedi). Alimentava ed alimenta tutt'ora gli orti ed orticelli suburbani di Sulmona. Originava all'altezza della Via di Cansano, ora Via De Gasperi, quindi Corso Ovidio, Acquedotto Medioevale, Villa Comunale. Lungo il Corso Ovidio dovrebbero esserci ancora tombini attraverso cui si puo' deviare l'acqua ad est o ad ovest della citta', in direzione degli orti da irrigare.



forma San Cristofar'
→ lett. "forma San Cristoforo". Originava dalla "forma rann" (vedi), dopo il ponte dei canali, quindi via pola e via Papa Giovanni XXIII. Per la precisione attraversava Via dei Cappuccini esattamente all'altezza dell'attuale Bar Cappuccini, appena dopo l'incrocio del semaforo di Via Fiume



form d'lla curnacchiol'
→ lett. "forma della cornacchiola", originava dalla "forma rann" (vedi). Era di dimensioni rilevanti in quanto aveva una portata di tre / quattro "forme d'acqua". Seguiva il percorso dell'attuale via Cornacchiola fino alla Chiesa della Potenza, per arrivare fino all'attuale zona industriale.



forma fut
→ lett. “forma folta”. Originava dalla "forma rann" (vedi), e si posizionava tra la forma della Cornacchiola e prima della forma della salice (vedi), all'altezza della della Via XXV Aprile e correva dietro le mura (corrispondente l'attuale Villaggio Italia) fin giu' verso Via Sallustio.



form’ la sauc
→ lett. “la salice”. Originava dalla "forma rann" (vedi) e passava nei pressi dell'incrocio tra la Variante e via dei Cappuccini, in direzione Marane tra il Casino Sardi ed il Casino Corvi, per l'esattezza "all'ar' d' lu queje". L'aia del queio era una localita' dove si giocava a calcio in mezzo alla cascame della trebbiatura. La forma, oltre ad avere una fontanina per l'acqua potabile (come tutte le altre forme), aveva anche un lavatoio pubblico reallizzato in cemento appena prima dell'attraversamento di Via dei Cappuccini.



furmell' d'fierr'
→ lett. “la formella di Ferri (un proprietario terriero sui cui campi passava la forma); partiva piu' o meno dallo stesso attacco della forma della Cornacchiola e serviva ad irrigare i terreni a sud della "forma rann" fino ad arrivare ai tenimenti del Comune di Pacentro



forma d’l’maran
→ lett. “forma delle marane”, che e’ anche una frazione della citta’ di Sulmona. Originava dalla "forma rann" (vedi). Era l'ultima derivazione d'acqua dalla "forma rann", il cui punto preciso per la consegna dell'acqua era la localita' "Vicin' longh'" (vicenna lunga, nelle vicinanze dell'attuale discarica dei rifiuti "Cogesa" e del Casino di Bartocchj'). Questa forma serviva tutto il territorio dell'estremo est fino ai terreni pedemontani, detti anche "l' ces'" (vedi), ovvero i terreni cossiddetti di secca perche' impossibile farvi arrivare l'acqua per scorrimento normale.



form' d' pacientr'
→ lett. “forma di Pacentro”; dopo aver servito i terreni a valle del paese di Pacentro, arrivava ad irrigare i terreni a sud della "form' d'l'maran'"



form’ piopp' e turrett'
→ lett. “pioppo e torretta”. Originava dalla "forma rann" (vedi). Il canale – nella localita' Pizzacchio – si dirama in due sotto canali; seguendo il senso di marcia verso le Marane, esso incontra prima la "forma torretta", esistente ancora oggi all'altezza della cosiddetta "casetta bruciata", e quindi la "forma pioppo", in prossimita' del Casino Arcieri, che serviva per l'irrigazione di tutta la zona a nord della frazione Marane (Marane Case Nuove, Case Eustacchio, etc.).



form' d'bugnar'
→ lett. "forma di Bugnara"; ufficialmente denominato "Secondo Canale Sagittario", che si ramifica in altri ruscelli: catena, cocciasfunn, cestern, inariell, bellucce.



form' d'ntr'dacqu
→ lett. "forma di Introdacqua", che finisce a "fuss de cuomm a terr de secc".



form' d'catenacce
→ lett. "forma di catenaccio"; parte dal Fiume Gizio e si dirige verso Case Rapone. Una particolarita' di questo canale e' che fu voluto dai monaci Cistercensi che dal 200 vivevano in un convento all'Arabona (a tutt'oggi e' presente la chiesetta); i monaci vollero che il canale permettesse loro di coltivare i terreni nei pressi del convento.




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