Oramai e' il mio idolo.
Ecco quello che scrive su Michele, il giornalista di cui non ricordo il cognome che conduce una trasmissione in RAI.
"Quella del martire dell'informazione è la parte che gli riesce meglio. Nessuno pretende l'equidistanza da Santoro; nessuno si aspetta che, a inizio trasmissione, spieghi che c'è una certa differenza tra chi vuole la cessazione del lancio dei Qassam e chi vuole la cancellazione di Israele; nessuno desidera mettergli la mordacchia del pluralismo, ma deve smetterla di credersi l'unico alfiere della libertà d'espressione e accusare gli altri di essere schiavi sciocchi di qualche potere. Non è la prima volta che il populismo, la faziosità, l'ideologia lo confinano nella disinvoltura intellettuale. Chi è incapace di vincere i suoi mali, non tragga però piacere nell'addossarli ad altri."
Mitico Aldo!
Il titolo dell'articolo, riportato su Corsera, e' "Faziosita' e allusioni".
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.