Sottotitolo "Operazione Bernhard".
Film molto intelligente, e in piu' il protagonista parla poco. E pensa molto.
La storia e' tratta da una vicenda realmente accaduta, ossia la falsificazione di sterline britanniche (in grandissima quantita') da parte del Reich per mettere in crisi l'economia britannica.
La falsificazione avvenne ad opera degli ebrei rinchiusi nel lager di Sachenhausen, baracche 18 e 19.
Il film vive sul labile confine tra la volonta' di sabotaggio da parte degli ebrai costretti a contraffare denaro e il loro stesso istinto di sopravvivenza. Insomma un classico dai tempi di Jane Austen, ragione vs. ideale.
L'ottima sceneggiatura si regge sul conflitto tra Salomon Sorowitz (che nella realta' si chiama Salomon Smolianoff, ossia l'istinto di sopravvivenza, interpretato da Karl Markovics) e Adolf Burger (ossia la volonta' di sabotaggio, interpretato da August Diehl).
Vincitore del premio Oscar 2008 come miglior film straniero, il film e' tratto dall'autobiografia di Adolf Burger, "The Devil's Workshop".
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