Ottimo il n° 12 del mensile "Style", il magazine del Corriere della Sera.
Riporta un'intervista a Ferran Adria': "Manipolatore di cibo? Macche', sono solo un "cocinero"".
Alcuni passaggi:
D. "La guida Michelin l'ha consacrata come il numero uno: ma e' possibile dare dei voti al gusto?"
R. "No, e' chiaro che la Michelin, nonostante la sua autorevolezza, rappresenta solo il gusto di alcune persone (...)"
D. "Un giorno tutto questo finira'..."
R. "Credo sia impossibile cucinare sempre a tali livelli. C'e' una pressione da pazzi. E' probabile che entro cinque anni smetta. Il 2008 sara' un anno importante, quello della mia liberta'. Scadranno tutti i miei contratti e allora mi dedichero' solo a El Bulli o al mio sogno."
D. "Cioe'?"
R. "Un ristorante con un solo tavolo, da sei persone, in un luogo incantevole. Magari su una spiaggia, a pochi passi dal mare."
Nelle pagine successive, ritratto di sette chef: Carlo Cracco (Cracco-Peck, Milano), Carme Ruscaleda (Sant Pau, Sant Pol de Mar, Spagna), Massimo Bottura (Osteria La Francescana, Modena), Thierry Marx (Cordeillan-Bages, Pauillac, Francia), Massimiliano Alajmo (Le Calandre, vicino Padova), Marc Veyrat (due ristoranti, L'Auberge de l'Eridan, La Ferme de mon Pere), Heinz Beck (La Pergola, al Cavalieri Hilton di Roma).
Sempre nello stesso magazine, a pagina 121, nella rubrica "Andar per cena" a cura di Davide Paolini, l'articolo "I fuoriclasse del cacio" e' dedicato all'Enograstronomia Roscioli, recensita lo scorso anno da Letsfindthebar e, ultimamente, di frequentazione piu' assidua ("... al centro della sala troneggia una Berkel, la Rolls Royce delle affettatrici...").
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