Qualche buono spunto da Style, settimanale del Corriere della Sera, di giovedi' 2 novembre.
1.
Nell'articolo dedicato a "Dieci grandi registi", trovo con sorpresa, accanto a Lynch, Scorsese, etc., il nostro Darren Aronofsky!
""Un cinefilo hip hop", cosi' si definisce Darren Aronofsky, classe 1969. Al suo esordio con Pi, nel 1998, Time, Entertainment Weekly e Variety lo elessero talento del cinema prossimo venturo. Giudizio ripututo nel 200 con Requiem for a Dream. Oggi il suo discusso The Fountain e' al centro di dibattiti che mettono in discussione il suo talento "orgogliosamente sregolato".
Il suo stile?
Unisco cinema tradizionale, suggestioni visive dell'animazione e elementi di psycho-thriller. Sono convinto che si possono mitigare mitologia e tecnologia.
Un momento di assoluta felicita'?
Quando realizzai Pi, copione surreale sulla ricerca delle misure di un cerchio, e vinsi tutti i premi al Sundance. Pensai che dalla vita avevo avuto tutto.
...
Pregi e difetti?
Non uso colonie, non ho un guardaroba di lusso; ogni tanto mi annoia farmi la barba. (nota mia: questa l'ho gia' sentita...!)
L'attrice dei sogni di ragazzo?
Natalie Wood. E il regista che avrei voluto essere e' Alfred Hitchcock se, oltre ai suoi capolavori, avesso diretto anche il Dottor Stranamore di Kubrik."
2.
A pagina 156, per "Andar per cena", e' segnalata "Trattoria Masuelli San Marco", in viale Umbria 80 a Milano. Ci sono passato diverse volta, ma non sono mai entrato, proveremo.
""A chi lo desidera, una spruzzatina di pepe macinato fresco sulla pasta e fagioli cosi' densa da far restare in piedi il cucchiaio". Cosi' il patron Pino illustra questo piatto, che non manca mai nel suo menu. Tra gli antipasti: lardo, acciughe e aringhe di barile servite con burro, cosi' delicate e tenere. Poi, in alternativa ai borlotti, zuppa di lenticchie di Castelluccio, i classici agnolotti alla piemontese con il ragu' di carne "di una volta", come recita lo chef. E ancora il cotechino con fonduta, lo stracotto alla barbera, la bagna cauda. Insomma, piatti sempre piu' difficili da trovare, specialmente in una citta' come Milano. La cantina, tra l'altro, offre il meglio della produzione piemontese."
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