Premesso che non credo che ricontare i voti portera' a qualcosa, almeno che si dicano le cose come stanno, ossia che in linea di principio ricontarli non sarebbe inutile.
Dico questo in relazione ad un articolo (ancora di Repubblica on line) intitolato: "Voti contestati, uno per seggio, a Milano 30 alla Cdl, 109 all'Unione".
L'articolo inizia cosi':
"ROMA - Berlusconi grida allo scandalo e paventa brogli: "Nessuno puo' ancora dire di aver vinto. Non esiteremo a riconoscere la vittoria avversaria ma solo dopo aver verificato i voti". Troppe schede contestate.
A dir la verita' i voti incerti sono meno di uno per seggio. Sono 70.000 tra Camera e Senato e visto che le sezioni erano 60 mila per Montecitorio e 59 mila per Palazzo Madama, la divisione e' presto fatta. E poi di quei 70.000, 27.000 riguardano il Senato dove i seggi vengono aggiudicati a livello regionale (venti circoscrizioni) e in nessuna di queste un migliaio di voti potrebbero bastare a cambiare le cose."
Ecco, appunto. I voti contestati alla Camera sarebbero 43 mila. "Meno di uno per seggio" dice l'articolo.
I voti di differenza alla Camera sono circa 25 mila. Appunto, come ho scritto ieri, il centro sinista ha vinto per meno di mezzo elettore per seggio.
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