Wednesday, March 08, 2006

The poorest guy in the room.

Sempre a proposito della verita' assoluta "Gli italiani stanno diventando poveri".

Non tr vando pi ' neanc e le let ere per scr vere, vedia o se le cifr aiuta o a f re chiar zza.

Analizziamo il comunicato stampa dell'Istat, datato 1 marzo 2006, relativo ai conti economici nazionali anni 2001-2005, disponibile insieme alle serie storiche in formato Excel presso il sito dell'Istat.

Il documento in oggetto, a pagina 20, nella Tavola 12, riporta le "Unita' di lavoro dipendenti per attivita' economica"; lo stesso dato e' reperibile nel file Excel al worksheet "Tavv. 10-13". Ripilogo solo i totali:


Anno

Unita' di lavoro dipendenti (media annua in migliaia)


%


Variazione assoluta (migliaia)


2001


16.653,8


-


-


2002


16.958,3


1,83 %


304,5


2003


16.992,3


0,20 %


34,0


2004


16.998,1


- 0,02 %


- 4,2


2005


17.213,1


1,32 %


225,0



Totali


3,36 %


559,3




Nella Tavola 14 di pagina 21 (oppure worksheet "Tavv.14-17"), sono invece riportati i "Redditi da lavoro dipendente per attivita' economica". Anche qui ripilogo solo i totali:






Anno

Redditi da lavoro dipendente (milioni di €)


%


Variazione assoluta (milioni di €)


2001


493.295


-


-


2002


516.010


4,60 %


22.715


2003


536.230


3,92 %


20.220


2004


554.202


3,43 %


18.372


2005


578.236


4,26 %


23.634



Totali


17,22 %


84.941





Ora, supponendo (logicamente) che per i due dati la base di calcolo sia la medesima, possiamo dividere i redditi da lavoro dipendente per le unita' di lavoro dipendenti (normalizzando i milioni e le migliaia di € in cui sono esperesse le tabelle); in tal modo dovremmo ottenere il reddito da lavoro dipendente per singola unita' di lavoro dipendente.



Anno

Redditi da lavoro dipendente per singola unita' di lavoro dipendente (€)


%


2001


29.621


-


2002


30.428


2,73 %


2003


31.557


3,71 %


2004


32.646


3,45 %


2005


33.593


2,90 %


Variazione


+ 3.972


+ 13,41 %




Quindi, se le condizioni sono rispettate, il reddito da lavoro dipendente per singola unita' di lavoro dipendente e' aumentato di € 3.972 (13.41%) nel periodo 2001 - 2005.

Inseriamo un ulteriore elemento.

Analizziamo l'indice generale nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita', al lordo dei tabacchi, diffuso dall'Istat il 22 febbraio 2006; anche in questo caso e' disponibile la serie storica in formato Excel presso il sito dell'Istat.

Il documento in oggetto, nel worksheet "Tabella 6", riporta l'"Indice generale nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita', al lordo e al netto dei tabacchi". Ripilogo solo i totali al lordo dei tabacchi (ovviamente piu' alti di quelli al netto dei tabacchi):

Anno

Indice dei prezzi al consumo compresi i tabacchi (1995=100)


%


2001


116


-


2002


119


2,50 %


2003


122


2,69 %


2004


125


2,21 %


2005


127


1,92 %


Variazione



+ 9,66 %





Ora dovrebbe essere possibile effettuare una comparazione tra l'aumento del reddito da lavoro dipendente per singola unita' di lavoro dipendente e l'aumento dell'indice dei prezzi al consumo.

Anno

Differenza % tra aumento del reddito da lavoro dipendente e indice dei prezzi al consumo(compresi i tabacchi)


2001


-


2002


0,22 %


2003


1,02 %


2004


1,24 %


2005


0,97 %


Variazione


+ 3.75 %



Il confronto mostra che, fatte salve le ipotesi iniziali (medesima base di calcolo per unita' di lavoro dipendenti e relativo reddito), il reddito da lavoro dipendente per singola unita' di lavoro dipendente e' aumentato piu' dell'indice dei prezzi al consumo per tutti gli anni dal 2001 al 2005.
Precisazione 1, direttamente da una nota nell'Istat del 1 marzo 2006.
"... le unita' di lavoro a tempo pieno (ULA) si possono riferire al lavoro prestato nell’anno da un occupato a tempo pieno, oppure alla quantita' di lavoro equivalente prestata da lavoratori a tempo parziale o da lavoratori che svolgono un doppio lavoro, al netto della cassa integrazione. L’unita' di lavoro non e' dunque legata alla singola persona fisica ma si riferisce convenzionalmente a una quantita' di lavoro standard a tempo pieno definita dai contratti nazionali."


Precisazione 2.
Non ho trovato (opuure non sono state rese note) le revisioni delle stime del PIL ai valori concatenati (anno di riferimento 2000); il documento relativo ai conti economici nazionali anni 2001-2005 contiene solo quelle ai valori correnti. Tutte le cifre ufficiali fanno riferimento a quelle a valori concantenati, a parte il rapporto tra debito pubblico e PIL (a valori correnti).
Sarebbe interessante verificare le cifre, anche in relazione al post del 27/12/2005 che richiama l'editoriale del Foglio dello stesso giorno ["2005 in cifre, belle e brutte. Ci sono numeri strombazzati (l'inflazione) e dati sottaciuti (il nuovo pil)"].
Intanto, per il PIL ai prezzi correnti, a pagina 4 del documento relativo ai conti economici nazionali anni 2001-2005 si legge:
"Gli effetti della revisione sui livelli degli aggregati a prezzi correnti.
La rivalutazione del Pil a prezzi correnti oscilla fra il 2,5 per cento del 2001 e il 2,8 per cento del 2004 (Prospetto 3)" (aggiungo: in aumento).

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