"[..] le prerogative del gastronomo [...] partono dall'allenamento della sensorialita' personale per gustare [...]"
"Non si puo' diventare gastronomi soltanto leggendo libri: bisogna praticare, incuriosirsi, cercare di leggere la realta' con i sensi e venendo a contatto con il maggior numero di diversita' possibile [..]. Non si puo' diventare gastronomi nemmeno frequentando solo i ristoranti: bisogna conoscere i contadini, chi produce e trasforma il cibo [..]"
Da "Buono, Pulito e Giusto" di Carlo Petrini.
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