Friday, November 25, 2005

Opinioni.

Con riferimento al post di ieri (Podhoretz), ho riflettuto su questo punto: le discussioni e le opinioni politiche, da quelle che nascono nel bar sotto casa a quelle si sviluppano in consessi prestigiosi, risultano spesso basate su informazioni parziali, oppure non corrette, a volte addirittura inventate.

Questo accade per due ragioni: (i) per ingenua fiducia nelle notizie che recepiamo dai media, (ii) per precisa volonta' di inganno da parte degli interlocutori.

Le discussioni prevalenti che mi capita di affrontare, non avendo io incarichi istituzionali e prestigiosi, sono quelle “combattute” al bar, oppure cordialmente durante la cena al ristorante con gli amici.

Posso quindi assumere, generalmente e per semplicita', una assenza diretta di interessi tra gli interlocutori in merito ai temi trattati; di conseguenza, in tale ambito, la distorsione delle informazioni nasce probabilmente soltanto per pigrizia e assenza di curiosita', oppure per colpa della trincea ideologia, mascherando dietro un banale “l’ho-sentito-dire-dal-giornale-l’ha-detto-la-tv” l’assenza di una verifica diretta della fonte o, quantomeno, di approfondimento.

Il rischio, in quest’esclation di menzogna, e' che si giunga a comunicare per slogan, anche all’interno di quei prestigiosi consessi menzionati in precedenza, riducendo a teatrino il dibattito su temi importanti; la discussione vede prevalere, di conseguenza, chi manipola meglio le informazioni a propria disposizione, oppure chi padroneggia la retorica.

Come risultato finale, per uno dei due interlocutori, il tema di fondo si sposta dalla discussione dialettica, sia essa politica, etica, morale o religiosa, alla necessita' di legittimazione delle proprie ipotesi, specialmente quando queste divergono dal leit motiv comune.

Vorrei quindi, nei limiti del possibile e come hobby, divertirmi a contraddire gli slogan e i luoghi comuni che la politica nazionale e internazionale propongono come verita' assoluta, tentando attraverso un approccio razionale la ricerca di una rappresentazione della realta' che risulti meno distorta possibile.

L'esercizio logico di lettura critica delle informazioni e' prodromico ad una discussione senza pregiudizi, evitando, oppure tentando di evitare, che gli eventi si trasformino, come troppo spesso accade, direttamente in opinioni distorte, precludendo la possibilita' di qualsiasi valutazione e analisi intellettuale.

Limito il piu' possibile i commenti, lasciando spazio soltanto ai dati.

Vale la regola che anche un solo dato contrario inficia lo statement.

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.